Il fallimento dell’amore romantico. Sui modelli relazionali

WhatsApp Image 2020-09-01 at 12.23.53.jp
Opera di Miao Keyan per Istituto Italiano Design

Premessa dell’autrice: Il rischio nell’affrontare questo tema è che nel calderone della trovata di marketing dell’amore romantico vadano a finire anche altre forme di amore, che non è affatto l’intenzione di questo articolo. 

L’amore romantico è un concetto che risale al romanticismo, un movimento culturale nato in Germania tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento che coinvolge arte, letteratura e musica e si pone in contrasto con il razionalismo illuministico. Il termine romantico deriva dal termine inglese romantic, per indicare ciò che connesso al romance, cioè la letteratura fantastica tipica della letteratura medievale, in contrasto con la narrazione realistica della novel.

L’amore nel romanticismo viene rappresentato come un sentimento d’amore potentissimo caratterizzato da piacere e attrazione nei confronti dell’altro/a, una creatura perfetta che va a rappresentare il mondo intero, con il/la quale anche la passione sessuale è perfetta.

In questo immaginario,l’amore va spesso a braccetto con la morte.

Continua a leggere

La nuova eroina del millennio. Il gioco d’azzardo patologico

“Non puoi pretendere di vincere il jackpot se non metti qualche monetina nella macchina” – Flip Wilson (attore statutinense)

Gli operatori dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali hanno potuto assistere in diretta alla “nascita” di una nuova patologia che caratterizza il nuovo millennio : il gioco d’azzardo patologico. Recentemente riconosciuto dal DSM-5, il gioco d’azzardo patologico è definito come una forma di dipendenza senza sostanza.

La parola nascita è inserita tra virgolette in quanto l’eccesso nel gioco d’azzardo è un fenomeno conosciuto fin dall’antichità, tuttavia prima dell’apertura del mercato d’azzardo esso era limitato a pochi soggetti frequentanti i famosissimi casinò, gli ippodromi o le bische clandestine; oppure i rituali giornalieri del gioco del Lotto o quelli annuali della lotteria Canzonissima.

Continua a leggere

L’ultimo incontro. La fine della terapia

Come ogni relazione, anche quella terapeutica giunge a un termine.

Ma qual è questo termine, chi lo stabilisce e quando, rappresenta una controversia teorica e metodologica iniziata accademicamente dal 1937.

Freud non aveva dubbi circa il significato della fine di un’analisi. Essa si considera tale quando «paziente e analista smettono di incontrarsi in occasione delle sedute analitiche». In altri termini quando paziente e analista ritengono di aver raggiunto, ciascuno dal suo punto di vista, la meta prefissata: il primo il benessere psicologico personale e il secondo la convinzione di aver portato il paziente ad una condizione che lo garantisca dal «rinnovarsi dei processi patologici in questione».

Egli affrontò la questione in un saggio fondamentale scritto nel 1937, «Die endiiche und die unendiiche Analyse»,  ovvero «Analisi terminabile e interminabile». Per Freud l’analisi «definitivamente portate a termine» comporta l’assunto che la guarigione analitica possa essere definitiva, ovvero che il conflitto pulsionale (tra Es ed lo) sia risolto per sempre e non possa ulteriormente verificarsi.

confine, fine, seduta, terapia

Continua a leggere

Insicurezza? 5 consigli utili per comprenderla

L’insicurezza è un vissuto emotivo esperito più volte nella vita.

Generalmente ci si sente smarriti rispetto ai propri pensieri e si teme rispetto ad eventuali scelte da dover prendere. Talvolta l’insicurezza può essere più radicale, arrivando a temere un giudizio negativo verso sé stessi e la propria persona. 

Di base, come ogni sensazione emotiva esistente, anche l’insicurezza porta con sé una funzione preziosa, ossia quella di entrare in contatto con realtà diverse da quelle abituali e mettere, dunque, in discussione modelli di pensiero e credenze disfunzionali o non più adattivi. In altre parole l’insicurezza è fondamentale per accedere agli stati di crisi necessari per la crescita personale e l’evoluzione del sé.

Talvolta però, l’insicurezza può diventare persistente e ci impedisce di accogliere e fare esperienza anche delle nostre competenze interne, ossia delle parti di noi strutturare.

Continua a leggere

Rinascere dalle proprie ceneri. La resilienza nelle persone

​Molti già conosceranno il mito della Fenice. Volatile in grado di controllare il fuoco e di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. I primi a raffigurare il mito della fenice sono stati gli egizi, poi, l’uccello dalla grande saggezza e dalle lacrime curative è entrato a far parte dei miti greci e di molte popolazioni orientali.

In particolare in Cina, il termine fenice viene tradotto come Feng Huang ed inizialmente stava a rappresentare non uno, ma due uccelli, uno maschio(feng) ed uno femmina(huang) ed insieme andavano ad ampliare la metafora dello Yin e dello Yang.

Feng huang e Yin e Yang, quindi, come dualità che armonizza ogni cosa.

Il mito della fenice spesso viene associato alla resilienza richiesta all’essere umano per fronteggiare un lutto o qualsiasi forma di trauma.

Jung nel suo libro “simboli della trasformazione” risalta la somiglianza tra il volatile e l’essere umano

“Questa emblematica creatura di fuoco, in grado di risorgere maestosamente dalle ceneri della sua stessa distruzione, simboleggia anche il potere della resilienza, l’ineguagliabile abilità di rinascere molto più forti, coraggiosi e luminosi.”

Continua a leggere

Lebenslagerschicksalsschatz. Amore e semplicità

Klaus«C’è una parola, in tedesco, Lebenslangerschicksalsschatz. E la traduzione più vicina è “Dono del destino di tutta una vita”.

E Victoria è wunderbar, ma non è la mia Lebenslangerschicksalsschatz.
E’ la mia Beinaheleidenschaftsgegenstand, capisci?
Vuol dire “la cosa che e’ quasi quella che vuoi… ma non esattamente”.
Questa è Victoria per me.»

Ted«Come fai a sapere che non è la Lebenslangerschicksalsschatz? Voglio dire, forse, col passare degli anni, diventera’ piu’ Lebenslangerschicksalsschatz-osa.»

Klaus«Oh, nein, nein. Il Lebenslangerschicksalsschatz non è una cosa che si sviluppa con il passare del tempo. E’ una cosa che si crea all’istante. Ti passa attraverso come l’acqua di un fiume dopo una tempesta che ti riempie e ti svuota allo stesso tempo. Lo senti in tutto il corpo, nelle mani, nel cuore, nella pancia, sulla pelle e ovviamente anche nello Schlauchmachendejungen.
Scusa il francesismo. Ti hanno mai fatto sentire in questo modo?»

alla fine arriva mamma, amore, attesa, comprensione, how i met your mother, incontro, relazione, semplicità

Continua a leggere

La tirannia della bellezza. Ode alla libertà

“Io non sono una bella ragazza, quindi è molto probabile che non trovi un partner”. 

Prendo in prestito queste parole da una mia paziente per affrontare un tema più che mai attuale: la bellezza è forse una virtù? La virtù è una disposizione d’animo volta al bene, quindi implica una volontà o un’azione in una direzione positiva, appunto, virtuosa. La risposta alla domanda è quindi: no, la bellezza non è una virtù.

Continua a leggere

Guardare il mondo da un’altra prospettiva. L’elogio “forzato” della lentezza

​Poco tempo fa ho scritto (anzi abbiamo scritto) un articolo sulle sfaccettature positive dell’attesa (per approfondimenti si rimanda all’articolo “I paradossi dell’attendere-Piacere o Frustrazione?”).

Mai come ora queste parole mi suonano importanti, vere, quasi palpabili. Infatti, sono stati giorni di attesa; in cui ci siamo affacciati dalla cima della montagna aspettando che la valanga terminasse.  Molti di noi hanno potuto scegliere come vivere questi momenti particolari, diversi dal solito e perlomeno, almeno per quanto mi riguarda, i primi nella mia storia di vita, così pregni di negatività a livello mondiale. Spero che molti abbiano vissuto quest’attesa in termini positivi come si parla nell’articolo; ovvero abbiano trasformato quella naturale dimensione incline alla noia e alla frustrazione in momenti fruttuosi di crescita personale.

Covid-19, ritmi di vita, tempo per noi stessi

Continua a leggere

Contattaci

Newsletter


Seguici


I contenuti presenti sul blog "ilsigarodifreud.com" dei quali sono autori i proprietari del sito non possono essere copiati,riprodotti,pubblicati o redistribuiti perché appartenenti agli autori stessi.  E’ vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma.  E’ vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dagli autori.


Copyright © 2010 - 2022 ilsigarodifreud.it by Giulia Radi. All rights reserved - Privacy Policy - Design by Cali Agency