Tag: relazione

Fottuti per sempre?
No, se sapremo ascoltare

Eravamo giovani, ingenui, arrabbiati, allegri e disperati
Credevamo che i soldi fossero il male
Odiavamo chi sventola le manette
Chi ha sempre qualcuno da condannare
Eravamo dalla parte di chi non ha niente
Non importa l’appartenenza sociale, l’identità sessuale

Avevamo letto da qualche parte
“Un uomo è ricco in proporzione al numero
Di cose delle quali può fare a meno”
Ma anche che il sistema schiaccia chi non ha denaro
E si serve di chi è povero di pensiero
Credevamo di poter parlare di tutto senza qualificarci
E senza inginocchiarci davanti al progresso

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Parole e immagini per crescere
L’albo illustrato nella pratica educativa

Le avventure accadono a chi le sa raccontare.”
(J. S. Bruner)

Fin dalla preistoria le storie e i racconti hanno caratterizzato la trasmissione di pratiche, valori e insegnamenti all’interno delle tribù, e poi delle società propriamente dette, alle generazioni successive. Questa modalità di educazione e condivisione si è diffusa prima in maniera orale per poi codificarsi nella forma scritta come patrimonio tangibile di conoscenze.

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Guerre nel Mondo
Quali sono le Istituzioni che possono intervenire?

Negli ultimi mesi la tragica situazione in Palestina, costantemente sotto l’attacco israeliano, ma ancora prima la guerra tra Russia ed Ucraina, ci hanno messo di fronte a dichiarazioni, provvedimenti ed interventi di diversi organi internazionali.

Vediamo quali sono e quali sono le loro funzioni.

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Il corpo
Tra simbolo e parola

Donna con mani incrociate, vista di schiena- Egon Schiele

Egon Schiele, pittore austriaco vissuto agli inizi del Novecento, racconta la poetica sottesa alle proprie opere attraverso la rappresentazione del corpo; dipinto come torbido, caotico, espressione di desiderio e di caducità della vita. Attraverso forme scomposte e incerte descrive il movimento dinamico di un corpo, contenitore di un’interiorità tormentata, la cui unica pretesa risulta essere l’esistere. Un’ esistenza senza spazio e senza tempo, le ambientazioni sfumano, l’età dei soggetti appare secondaria. Il corpo in questo senso sembra essere il veicolo di qualcosa di inespresso, che trova difficilmente rivelazione mediante la parola.  Ciò però non lo rende privo del significato più profondo che custodisce; nel coacervo di emozioni e sensazioni, che tali raffigurazioni suggestionano nello spettatore, domina il senso di ineffabilità circa un nucleo emotivo magmatico. La rappresentazione del corpo in tale paradigma artistico, può rimandare a quello che nel campo psicologico risulta essere un corpo trascurato all’interno delle relazioni primarie e che si fa, per questo, emblema di tutte le sue contraddizioni affettive.

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L’altro lato della luna
Nei panni del caregiver

“Nella mia mente sono rimaste una serie di immagini visive delle cose più strane e lontane dalla normalità terrestre. Ricordo il cielo nero come la pece, la desolazione della superficie lunare.”

BUZZ ALDRIN

A volte sono invisibili, altre volte sembrano invadenti e ansiosi e altre ancora sono rigorosi come genitori severi. Dietro una persona affetta da un patologia neurodegenerativa, c’ è quasi sempre un caregiver! Hanno molte sfaccettature, sono diversi l’uno dall’altro ma sono afflitti dallo stesso “alone”.

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Venire su bene
Cos’è la pedagogia nera?

“[…]Naturalmente fui punita. Capitava spesso, per la minima disobbedienza, e le punizioni erano

quasi sempre fisiche: botte e schiaffi. A occuparsene era mia madre e sua sorella Ksenija, che si

trasferì da noi temporaneamente;[…]Mi picchiavano finché non diventavo nera e blu; avevo lividi

dappertutto. Ma a volte usavano altri metodi. A casa nostra c’era una specie di ripostiglio segreto

per i vestiti, buio e profondo, che in serbo si chiama plakar. La porta si confondeva con la parete e

non aveva maniglia; […]Non mi era permesso entrarci. Ma a volte quando facevo la cattiva – o

quando lo decidevano mia madre e mia zia – mi chiudevano lì.[…]”

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Workaholism
Quando il lavoro diventa dipendenza

Il lavoro è un elemento che caratterizza e influenza maggiormente le nostre vite, le nostre relazioni

e la nostra salute, fisica e mentale.

Dagli anni ’90, la “famiglia” delle dipendenze si è allargata in quanto è stato inserito il Workaholism

ovverola dipendenza da lavoro; il nome nacque proprio dall’unione delle parole “work” (lavoro) e

“alcholism” (alcolismo) proprio per evidenziare la natura dipendente del disturbo.

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Il tarocco del Matto
Il Viandante dell’inconscio

Nelle iconografie più classiche dei tarocchi il matto viene rappresentato come un viandante, un errante, con un fagotto attaccato sulla punta di un bastone, che porta sulla spalla e, generalmente, con un cane al seguito, simbolo degli aspetti pulsionali a noi fedeli.

L’archetipo del matto, a prima vista, richiama un senso di assoluta libertà e di un’assenza di radici o schemi precostituiti che possano limitare il proprio viaggio o stravolgimento di vita. La simbologia del tarocco numero zero la possiamo associare al movimento sovvertivo che ritroviamo nel carnevale o nella figura dei giullari del passato o dei folli del presente.

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Famiglia o scuola?
Il ping pong delle responsabilità educative

Sempre di più in questo ultimo periodo, in merito a vari argomenti ed eventi di cronaca, si va palesando una divisione in schieramenti opposti: trincerate dietro questioni educative divisive, la scuola da una parte e la famiglia dall’altra, si “fanno la guerra” nelle parole di insegnanti, genitori, studiosi e tecnici.
Qualche mese fa, Giuseppe Lavenia scriveva su Repubblica un articolo che, partendo da una riflessione sul femminicidio, sollecitava i genitori a “svegliarsi” rispetto all’educazione emotiva e sentimentale delle figlie e dei figli, senza pretendere che questa sia compito soltanto della scuola.

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Il fragore della durata
Che cos’è l’eiaculazione precoce

“Il canto della durata è una poesia d’amore. (..) E questo amore ha la sua durata non in qualche atto, ma piuttosto in un prima e in un dopo, dove per il diverso senso del tempo di quando si ama, il prima era anche un dopo e il dopo anche un prima”

Che significato diamo alla parola “durata”? Peter Handke sosterrebbe che dietro a questo termine si nasconda la “sensazione di vivere”; altri, invece, si potrebbero nascondere dietro a questo tema riportando il loro disagio, la loro vergogna, la loro ansia ed il loro dolore.

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