Tatuaggi
Le identità sulla pelle
Negli ultimi decenni, il consumo di tatuaggi è aumentato notevolmente e abbiamo assistito a un cambiamento relativo al target sociale coinvolto in questa pratica: da motociclisti, membri di bande e criminali di ieri ad appassionati, artisti e professionisti perlopiù appartenenti alla middle class di oggi (DeMello 2000). La crescente accettabilità sociale della body art ha stimolato l’industria del tatuaggio e attualmente si stima venga aperto almeno un nuovo studio di tatuaggi al giorno!
Secondo uno dei pochissimi sondaggi del settore svolto in America, il 16% degli adulti americani oggi ha almeno un tatuaggio rispetto al 6% nel 1936; i giovani sono i maggiori “consumatori”: tra i 18 ei 29 anni la cifra sale al 49% (Harris Interactive, 2004). La crescente e significativa diffusione di questa pratica di modificazione corporea nei giovani ha sollecitato la curiosità di numerosi ricercatori in campo sociale, psicologico e antropologico in relazione al ruolo che l’impiego del tatuaggio gioca nella costruzione, nella “negoziazione” e nella gestione dell’identità di un individuo.
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