Secondo Siegel e Payne Bryson, (vedi articolo Tra il sopravvivere ed il fiorire) i bambini con attaccamento sicuro sembrano avere maggiori risultati durante il loro sviluppo, come: sintonizzazione, flessibilità emotiva, funzionamento sociale e abilità cognitive.
io so’ n’guerriero che sta riposanno
dopo che ha rivortato mezzo monno
ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta
n'do voi che vada viè, nun fa la matta
tu ormai pe'me sei l'ultima occasione
sei giovane, sei bella e me stai bene, te pare poco dì
te pare poco, nun devi avè paura io nun gioco
io qui sto rilassato e chi se move
fuori fa pure freddo e come piove
Lo stealthing, dall’inglese traducibile in “farlo di nascosto”, è una pratica in cui l’uomo, durante il rapporto sessuale, sfila il preservativo di nascosto alla propria partner.
L’ approccio facilitatore di Siegel e Payne Bryson prende spunto da studi effettuati sul cervello, in particolare nell’ambito delle neuroscienze cognitive, e si basa sui concetti di integrazione e relazione.
Marina Abramović nata a metà degli anni ’40, a Belgrado, durante il regime comunista di Tito, rappresenta ad oggi una delle figure artistiche di spicco nella storia dell’arte contemporanea. Le sue performance art hanno sempre dialogato con la sfera antropologica e psicologica del comportamento umano, facendo risuonare le esperienze sensoriali e psicologiche profonde.
Chi vede tutti i giorni il sole dice con sufficienza: “Cosa saranno mai quei quattro raggi”! Ma io per un giallo illuminello sopra un muro avrei dato allora qualunque cosa al mondo (Vladimir Majakovskij)
“Sai mantenere un segreto? Sto organizzando un’evasione da un carcere. Mi serve, diciamo, un complice. Prima dobbiamo andarcene da questo bar, poi dall’albergo, dalla città e infine dal paese. Ci stai o non ci stai?” (Lost in Translation
Probabilmente ognunә di noi ha un ricordo scolastico legato all’efficace strategia che ha portato gli antichi romani a divenire così potenti in così breve tempo. “Divide et impera”, che letteralmente significa “dividi e conquista”, è una strategia di dominio che suggerisce come la divisione, la rivalità, la discordia dei popoli soggetti giova a chi vuol dominarli. Se guardiamo al nostro panorama politico, ad alcuni contesti lavorativi particolarmente competitivi e piramidali vedremo come l’antica strategia è ancora molto in voga: indurre diffidenza e paranoia in un gruppo di pari (la “guerra dei poveri”) garantisce il potere alla persona o alle persone che si trovano ai vertici.
“E come se stessi leggendo un libro… è un libro che amo con tutta me stessa, ma lo leggo lentamente ora, le parole sono distanti tra loro gli spazi tra le parole sono quasi infiniti. Riesco ancora a sentire te e le parole della nostra storia, ma è in questo spazio infinito tra le parole che sto trovando me stessa ora. È un posto che non appartiene al mondo fisico, dove ci sono cose che neanche sapevo esistessero. Ti amo tantissimo. Ma ora sono qui, e ora sono questa, e devi lasciarmi andare, per quanto io lo voglia, non posso più vivere nel tuo libro.”
Questo discorso è tratto dal film Her di Spike Jonze del 2013. A parlare è Samantha, intelligenza artificiale, di cui si innamora il protagonista Theodore. Nel film queste parole coincidono con un addio, ma non è questo l’aspetto, in fin dei conti non determinante, sul quale vorrei soffermarmi. La vera forza di queste parole sta nella consapevolezza che Samantha acquisisce di se stessa, lo scoprire un proprio nuovo modo di essere, di desiderare. Si riconosce come una “persona” nuova, con caratteristiche diverse emerse durante e grazie la relazione, non conosciute fin dall’inizio. Questo, inequivocabilmente, genera una crisi, una frattura, un’inevitabile frustrazione che per essere accolta, generando un cambiamento, ha bisogno di essere lasciata andare. Questo è il punto che più mi piace del discorso: lasciare andare la frustrazione.
Pubblicazione a promozione del progetto “Rondini. Centro di ascolto psicologico e assistenza legale” finanziato dalla Regione Lazio con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, promosso dall’Associazione Semi di Pace Onlus in collaborazione con l’Associazione Il Sigaro di Freud come soggetto terzo – www.semidipace.it/progetto-rondini/
In una vignetta dell’artista Pat Carra di qualche anno fa due donne conversano sul divano: una dice “Si parla tanto di violenza sulle donne” e l’altra “così non si parla di violenza degli uomini”.
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