Immaginare per curare
Quando la musica incontra le immagini
È noto che in ambito della salute mentale sono molte le tecniche che usano l’immaginario per portare avanti un lavoro psicologico. Tale modalità è rintracciabile in tantissimi riti religiosi, ma anche medico terapeutici. Uno di questi è ciò che riguarda la medicina greca praticata nell’asklepion, il templio ospedale dedicato al dio della medicina Asklépios. Il trattamento che veniva effettuato era quello dell’incubazione, ovvero i pazienti venivano condotti in ambienti bui e silenziosi nei quali sperimentavano uno stato oniroide indotto da formule rituali recitate, musiche ritmiche e profumi di incenso ed erbe varie. Il più famoso di questi templi ospedale, fu l’asklepion di Epidauro, che presenta una pianta labirintica circolare seminterrata.
Questo particolare percorso che va verso il centro rimanda al valore di introversione dei percorsi immaginativi. Tali trattamenti, vengono visti da molti ipnotisti moderni, come delle esperienze di “sonno artificiale”, di ipnosi e simili alla tecnica di rilassamento immaginativa di M. Sapir.
Tramite queste tecniche è possibile accedere ad una dimensione onirica dell’esperienza in cui le immagini subiscono delle trasformazioni e delle evoluzioni che hanno un contenuto simbolico.