Stress da vacanze
Invenzione dei media o realtà clinica?

Chi non ha mai sentito parlare di stress da vacanze? Come psicologo posso riportare innumerevoli esempi di pazienti che al rientro dalle vacanze trascorse in famiglia hanno lamentato livelli di stress aumentati e un peggioramento netto del tono dell’umore.

I media, nel periodo immediatamente precedente e successivo alle vacanze, invernali ed estive, ci sommergono con articoli, vignette e statistiche riguardanti lo stress da festività o da rientro a casa, e come poterci risollevare al meglio, alla stregua delle diete detox per riprendersi dai bagordi alimentari natalizi.

Ma lo stress “feste-correlato” esiste davvero come fenomeno clinico, o è solo un’invenzione dei media?

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Lo stress
Cause e conseguenze di una vita stressata

Nel mio precedente articolo sulla fibromialgia (per un approfondimento, si rimanda all’articolo “Uno sguardo alla fibromialgia – Un male invisibile”), analizzando le cause di esordio di questa patologia, ho fatto un breve accenno allo stress, come fattore scatenante dei sintomi di questo disturbo. L’obiettivo dell’articolo pubblicato oggi, è proprio quello di dare al lettore un aiuto nel capire cosa c’è dietro questo “male misterioso”, eppure così comune, che ci accompagna in molte occasioni della vita ed è causa di svariate patologie psicologiche, psichiatriche, ma anche fisiche. Lo stress può influire su quello che noi siamo e, se l’evento stressante è presente durante la nostra infanzia, può determinare disturbi nella crescita e nella formazione di un’identità solida. Nelle nostre giornate, ma più in generale nella nostra vita, durante la vita, siamo continuamente esposti a fonti di stress: basti pensare alle interrogazioni durante le scuole superiori, ad una scadenza da rispettare per il lavoro, alla consegna di un progetto all’università, e potremmo continuare l’elenco all’infinito. Quanta ansia e quanto stress ci sono dietro questi eventi apparentemente banali e di facile gestione? Quanto influisce tutto ciò sulla nostra persona e sul nostro organismo?

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Il disturbo maschile dell’erezione
Il desiderio bloccato

Che cos’è l’erezione?

L’erezione è un fenomeno psicofisico che consiste nell’aumento di volume e nell’inturgidimento del pene in conseguenza ad una stimolazione; grazie ad un’importante vasodilatazione, il pene passa dalla condizione di riposo allo stato di turgore. L’erezione peniena la più evidente trasformazione di un organo del corpo umano. L’erezione può essere indotta da una stimolazione locale genitale, ma anche da uno stimolo centrale (visivo, uditivo, olfattivo, gustativo…) ricevuto dal cervello o anche generato direttamente da esso; in questo secondo caso parliamo di erezione psicogena.

L’erezione del pene, e il suo mantenimento per un certo periodo di tempo, è una condizione fondamentale per il completamento dell’atto sessuale in maniera soddisfacente per la persona stessa e il/la partner.

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Psicologia di Babbo Natale
La magia della fiaba natalizia

Ci siamo quasi… Babbo Natale sta per arrivare! Nelle scuole, tra i bambini si respira fortemente questa magica atmosfera, sono tutti in trepidante attesa e qualcuno l’ha già incontrato per le strade…

Una bambina, contentissima mi ha detto “maestra, maestra!! Lo sai che io ne ho visti due! Anche l’elfo!!!” … e in un altro momento altri due parlavano tra loro e discutevano su come inviare la letterina a Babbo Natale: una raccontava di averla già spedita in una cassetta della posta propria di Babbo Natale, l’atro sosteneva che non bisognava spedirla e che non ce n’era bisogno. E così mi hanno interpellata, chiedendomi come bisognava fare e chi dei due avesse ragione… voi che avreste risposto?

I bambini vivono intensamente l’attesa; sanno che presto arriverà, con il suo vestito rosso e il suo gran pancione scenderà dalla canna fumaria del camino e lascerà i doni che i bambini hanno tanto desiderato.

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A Natale Puoi?
La psicologia dietro le grandi abbuffate

Natale: momento unico di celebrazione in cui coccolarsi con la vicinanza della famiglia e le grandi preparazioni culinarie. È tempo di affetto, di regali e trasgressioni alimentari.

Il cibo assume un ruolo centrale nella nostra tradizione tanto che, durante le feste, le nostre tavole vengono imbandite di prelibatezze anche molto caloriche alle quali è impossibile- oserei dire “per tradizione”- sottrarsi.

Cosa ci spinge a mangiare fin oltre la fame, il benessere del nostro intestino, bypassando quella fastidiosa sensazione di pienezza?

Episodi di binge eating (per maggiori approfondimenti si rimanda all’articolo “Il disturbo da alimentazione incontrollata- Abbuffate di emotività”), ovvero di abbuffate alimentari, divengono una trasgressione giustificata da un fenomeno culturale che coinvolge dal nord al sud la nostra penisola e che è possibile osservare sui social, ad oggi pieni di foto di portate megalattiche di cibo e facce esauste associate a commenti come “sto rotolando”.

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Uno sguardo alla fibromialgia. Un male invisibile

“Ogni irrigidimento muscolare, contiene tutta la storia ed il significato del suo sorgere. Il corpo è un libro aperto perché in ogni sua parte, nella rilassatezza e nella rigidità di ogni suo muscolo, è scritta la storia di un’esperienza; sapendolo leggere parla dei desideri, delle paure, delle lotte e delle sconfitte, di tutto ciò che nella vita trascorsa ha contato e segnato, ha lasciato una traccia visibile nella carne.” (Reich)

“Sto tanto male ma nessuno mi crede…il mio male è invisibile agli occhi degli altri, ma non per questo è meno doloroso”. Con questa frase Claudia, una paziente a me molto cara, mi ha descritto il suo sentire nella sua totalità.

Claudia è una donna di mezza età, molto curata nel suo aspetto; ama praticare sport e lo fa regolarmente anche quando le sue forze non glielo consentono. Ha intrapreso, ormai da anni, un percorso medico con l’obiettivo di indagare le cause dei suoi dolori.

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La vergogna
Quando arrossire ci mostra agli altri

In moti proviamo vergogna, probabilmente ognuno di noi l’ha provata almeno una volta nella vita, ma credo anche di più. Diverse situazioni, dal parlare in pubblico, fare un reclamo, affrontare un esame, al chiedere un’indicazione, possono condurci ad uno stato di preoccupazione riguardante l’impressione che gli altri hanno di noi e iniziamo ad aver paura di essere criticati, di apparire ridicoli, non adatti alla situazione, goffi e così il nostro comportamento viene alterato ed incappiamo in “errori stupidi” che non avremmo mai fatto, peggiorando a volte la situazione. Sono tutte situazioni in cui siamo esposti all’altro, che ci “vede” in un determinato modo e che forse non collima con la percezione che abbiamo di noi stessi (per un maggior approfondimento si rimanda all’articolo “L’insicurezza patologica – Ciò che non amo di me“).

Dal punto di vista fenomenologico la vergogna viene spesso paragonata ad una sensazione improvvisa di disagio e di nudità, ci si sente come se si fosse completamente a nudo, scoperti davanti all’altro. Ciò porta l’individuo che prova vergogna a desiderare di scomparire all’istante, di diventare invisibile; la sensazione è quella di essere bloccati, pietrificati.

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Autismo
Le caratteristiche della comunicazione verbale

Il linguaggio verbale consiste nella capacitàdell’individuo di definire sia la realtàcircostante che il proprio mondo interiore, attraverso l’uso delle parole.Tale sistema simbolico, complesso ed articolato, è espressione dell’attività mentale della personache, modellando grammatica e sintassi, genera concetti sempre nuovi.

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Dismorfismi sessuali
Le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte

In quasi 25 anni, il libro di John Gray “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” ha venduto più di 6 milioni di copie in tutto il mondo. Sebbene sia stato criticato dal mondo accademico per aver utilizzato degli stereotipi banalizzando le differenze tra i due sessi, la base delle tesi di Grey ha un fondamento scientifico, dimostrato in decenni di studi e di ricerche.

Gli uomini e le donne, infatti, differiscono per molte caratteristiche morfologiche, cerebrali, comportamentali e relazionali. È questo che intendiamo con il termine dimorfismo sessuale: una differenza tra appartenenti ad una stessa specie ma di sesso differente.

Dimorfismo sessuale cerebrale

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Pet Loss
Come dire addio al nostro animale e “compagno di viaggio”

Vivere, o meglio, sopravvivere obbliga ognuno di noi ad affrontare numerosi lutti, importanti perdite e assenze durante il “percorso di viaggio”. Per cultura e per convenzione, tendiamo ad associare il termine “lutto” alla parola “morte” giacché rappresenta la principale condizione irreversibile di assenza. Ma è necessario sottolineare come ogni perdita rappresenti un lutto da affrontare.

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