Il gruppo e le sue proprietà. Due più due fa sempre quattro?
Vi è mai capitato di notare che un vostro conoscente o amico si comporta in un certo modo in una relazione a due e in tutt’altro modo all’interno di un gruppo?
Gli adolescenti spesso lo dicono “quando siamo io e lui è un certo tipo di persona, ma poi quando ci sono altri ragazzi cambia del tutto, non lo riconosco proprio, anzi diventa antipatico”. Si arrabbiano per questo perché non capiscono il motivo che determina il cambiamento e si sentono traditi dall’amico che, quando si sta in compagnia di più persone cambia totalmente. Una cosa è certa: attraverso queste esperienze si rendono conto che il comportamento di un soggetto può essere dipendente dal contesto relazionale.
Kurt Lewin si espresse relativamente al rapporto tra il tutto e le parti affermando che il tutto è più della somma delle sue parti ovvero ha delle proprietà emergenti che risultano proprio dall’interazione delle parti che lo compongono (per un approfondimento si rimanda all’articolo L’immigrazione – a quale gruppo appartieni? nella rivista del mese di settembre). Ma cosa dovrebbe farci con questo il nostro adolescente arrabbiato?