“Non ho voglia di fare niente”
I confini fra pigrizia e depressione

Oggi desidero elogiare il mio attuale sentire: un desiderio del dolce far niente.

Mi sento riscaldata dal pensiero dei pigri, di chi (come me) brama le mattine domenicali in cui poter rimanere sul divano, avvolti in una morbida, calda coperta di lana, protetti dal proprio bozzolo, inermi ad aspettare lo scorrere delle ore, felici di non fare niente di niente…

La pigrizia è un lusso che possono (e riescono) a concedersi in pochi.

Sin da piccoli ci insegnano che dobbiamo essere attivi, raggiungere e creare perennemente nuovi obiettivi: produttività è la parola d’ordine della società moderna. L’effetto di un locus of control esterno, dunque l’attenzione maggiore verso ciò che si pensa possa essere socialmente accettabile, condiziona il nostro modo di agire e anche i vissuti associati al non-agire. 

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La psicologia del male. da Mindhunter a Manhunt

Mindhunter 2017 – Denver and Delilah, Jen X Productions, Panic Pictures / No. 13, Netflix. Image courtesy of Netflix

Il filone dello “psychological thriller” cinematografico è in auge da decenni, e può trovare un suo capostipite in Alfred Hitchcock, e i suoi ritratti, più o meno disturbati, del “male” nascosto nella mente di personaggi apparentemente irreprensibili come Marnie, una algida e sfuggente segretaria che in realtà è una ladra compulsiva a causa di un trauma subito da bambina; o come Norman Bates, apparentemente innocuo e insignificante gestore di un motel fatiscente di proprietà della madre, in uno svincolo autostradale ormai deviato, che in realtà è un omicida seriale, il quale ha cominciato la sua attività criminale proprio avvelenando la madre e il suo nuovo compagno.

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Harlow e Bowlby. Esperimenti e teorie sul vero amore

Un forte scossone alla teoria che il legame del bambino con la madre (la diade) derivi dal fatto che sia lei a fornire il nutrimento, è stato dato negli anni ’50 da una serie di ricerche (riassunte in Bowlby, 1969) dirette da Harry Harlow, un Primatologo Americano, sulle conseguenze della deprivazione di cure materne in piccole scimmie “rhesus”. In un esperimento, le piccoline venivano allevate in una gabbia, in cui erano collocate due “madri” surrogate, cioè due pupazzi con il corpo formato da un cilindro di filo metallico e una testa stilizzata. Uno dei due pupazzi era ricoperto da un rivestimento di tessuto a spugna, che offriva un morbido contatto, mentre l’altro, di dura rete metallica, fungeva da supporto al biberon. Le scimmiette passavano la maggior parte del loro tempo aggrappate al simulacro rivestito di panno, avvicinandosi all’altro solo al momento di mangiare. La tendenza a cercare vicinanza e contatto sembra perciò indipendente dalla nutrizione e dalle soddisfazioni fisiologiche che ne derivano.

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Bambini iperattivi e disattenti. Vuoi giocare con me?

Negli ultimi anni i media si sono focalizzati sul Disturbo da Deficit dell’Attenzione e dell’Iperattività (DDAI), per tutta una serie di motivazioni, che vanno da alcune concettualizzazioni opposte del disturbo (da una parte l’approccio neurobiologico tutto centrato sulla fisiopatologia e dall’altra l’approccio socio-antropologico dove i sintomi sono una conseguenza di un sistema malfunzionante) ai dibattiti sulle variopinte proposte di intervento (prima l’introduzione degli psico-farmaci nei bambini con i sintomi più accentuati e più recentemente in Germania l’utilizzo di giubbotti imbottiti di sabbia per farli “stare buoni” in classe).

Oggi il DDAI risulta essere uno dei motivi più frequenti per cui un bambino viene portato in un centro clinico ed è quindi importante continuare a parlarne e a fare una certa chiarezza in merito alla questione.

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Di che segno sei? Perchè l’Astrologia

A chi non è mai capitato di andare a leggere l’oroscopo del giorno della settimana o del mese a ridosso di un evento importante? Chi, non è mai andato a curiosare, almeno una volta, sulle caratteristiche del proprio segno o la compatibilità con altri segni zodiacali? Sicuramente molti, se non tutti, almeno una volta a ridosso del nuovo anno, per credenza scaramanzia o per semplice curiosità, siamo andati a sbirciare sulle previsioni astrologiche per anno che verrà?

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Glossario LGBT. La lingua del rispetto

L’idea di questo glossario nasce dalla ofonda convinzione che il rispetto nasca anche dalla conoscenza dei termini che caratterizzano la nostra sessualità e quella del nostro prossimo perché le differenze non ci dividono ma ci arricchiscono!!

Quante volte vi è capitato di incontrare termini che non conosciamo? Ecco a voi un breve glossario di alcune parole con le relative definizioni sul tema della sessualità. Oggi, nello specifico, affrontiamo alcuni termini relativi al mondo LGBT.

Identità sessuale: La dimensione soggettiva del proprio essere sessuati; è considerata l’esito di un processo di costruzione influenzato dalla complessa interazione tra aspetti biologici, sociali, culturali ed educativi. L’identità sessuale è oggi considerata un costrutto multidimensionale costituto da alcune componenti distinte: il sesso biologico, l’identità di genere, il ruolo di genere e l’orientamento sessuale.

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Chiedilo a Kurt Cobain. Approccio psicoanalitico al suicidio

“Il segreto è che ha realmente vita solo ciò che può anche sopprimersi da sé”. (cit. C. G. Jung)

Kurt Cobain muore ucciso da un colpo di fucile autoinflitto nel 1994. Il protagonista della scena grunge odiava le armi da fuoco. Aveva la fobia per gli aghi ed era eroinomane.

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Il sogno come messaggio. Dalle immagini oniriche al cambiamento

L’interpretazione dei sogni è forse una delle opere più note di Freud con la quale il padre della psicoanalisi segna un’evoluzione che va dalla tecnica delle libere associazioni all’utilizzo dei sogni come mezzo per accedere ai contenuti inconsci della psiche.

Freud considerava il sogno “la via regia verso l’inconscio”, in effetti ancora oggi le psicoterapie ad indirizzo psicodinamico psicoanalitico tengono conto di quanto sia prezioso il contributo che  l’analisi dei sogni porta alla terapia. Assieme ai sogni, l’analisi della comunicazione non verbale, delle resistenze, dei lapsus, del transfert e del controtransfert, contribuiscono al raggiungimento del materiale inconscio.

Durante il sonno ognuno di noi si ritira dal mondo circostante e si allontana dagli stimoli esterni ricreando temporaneamente uno stato simile a quello prenatale, a volte assumendo anche la classica posizione fetale, che ci riporta al nostro vissuto intrauterino. 

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Il vero ruolo degli assistenti sociali. I mille volti del servizio sociale

Quando mi è stato proposto di scrivere questa rubrica, la prima cosa che ho pensato è stata: “finalmente potrò spiegare cosa fa veramente un assistente sociale!”. Molte persone hanno un’idea sbagliata sul ruolo dell’assistente sociale ed altre proprio non ne sono a conoscenza; questo per pregiudizi ormai radicati nel tempo e per un’ informazione spesso distorta da parte dei mass media. Dopo questo primo articolo introduttivo, nei prossimi appuntamenti, trattando argomenti che possano essere d’aiuto ai più, analizzeremo meglio i vari campi d’azione e le funzioni di questa figura polivalente.

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