Il corpo
Tra simbolo e parola

Donna con mani incrociate, vista di schiena- Egon Schiele

Egon Schiele, pittore austriaco vissuto agli inizi del Novecento, racconta la poetica sottesa alle proprie opere attraverso la rappresentazione del corpo; dipinto come torbido, caotico, espressione di desiderio e di caducità della vita. Attraverso forme scomposte e incerte descrive il movimento dinamico di un corpo, contenitore di un’interiorità tormentata, la cui unica pretesa risulta essere l’esistere. Un’ esistenza senza spazio e senza tempo, le ambientazioni sfumano, l’età dei soggetti appare secondaria. Il corpo in questo senso sembra essere il veicolo di qualcosa di inespresso, che trova difficilmente rivelazione mediante la parola.  Ciò però non lo rende privo del significato più profondo che custodisce; nel coacervo di emozioni e sensazioni, che tali raffigurazioni suggestionano nello spettatore, domina il senso di ineffabilità circa un nucleo emotivo magmatico. La rappresentazione del corpo in tale paradigma artistico, può rimandare a quello che nel campo psicologico risulta essere un corpo trascurato all’interno delle relazioni primarie e che si fa, per questo, emblema di tutte le sue contraddizioni affettive.

Corpo, cura, Dissociazione, emozioni, mente-corpo, parola, psicologia, relazione, relazioni primarie, sensazioni, trauma

Continua a leggere

L’altro lato della luna
Nei panni del caregiver

“Nella mia mente sono rimaste una serie di immagini visive delle cose più strane e lontane dalla normalità terrestre. Ricordo il cielo nero come la pece, la desolazione della superficie lunare.”

BUZZ ALDRIN

A volte sono invisibili, altre volte sembrano invadenti e ansiosi e altre ancora sono rigorosi come genitori severi. Dietro una persona affetta da un patologia neurodegenerativa, c’ è quasi sempre un caregiver! Hanno molte sfaccettature, sono diversi l’uno dall’altro ma sono afflitti dallo stesso “alone”.

benessere, caregiver, cura, psicologia, relazione

Continua a leggere

Venire su bene
Cos’è la pedagogia nera?

“[…]Naturalmente fui punita. Capitava spesso, per la minima disobbedienza, e le punizioni erano

quasi sempre fisiche: botte e schiaffi. A occuparsene era mia madre e sua sorella Ksenija, che si

trasferì da noi temporaneamente;[…]Mi picchiavano finché non diventavo nera e blu; avevo lividi

dappertutto. Ma a volte usavano altri metodi. A casa nostra c’era una specie di ripostiglio segreto

per i vestiti, buio e profondo, che in serbo si chiama plakar. La porta si confondeva con la parete e

non aveva maniglia; […]Non mi era permesso entrarci. Ma a volte quando facevo la cattiva – o

quando lo decidevano mia madre e mia zia – mi chiudevano lì.[…]”

benessere, cura, educazione, famiglia, nera, pedagogia, relazione, relazioni

Continua a leggere

Workaholism
Quando il lavoro diventa dipendenza

Il lavoro è un elemento che caratterizza e influenza maggiormente le nostre vite, le nostre relazioni

e la nostra salute, fisica e mentale.

Dagli anni ’90, la “famiglia” delle dipendenze si è allargata in quanto è stato inserito il Workaholism

ovverola dipendenza da lavoro; il nome nacque proprio dall’unione delle parole “work” (lavoro) e

“alcholism” (alcolismo) proprio per evidenziare la natura dipendente del disturbo.

benessere, dipendenza, lavoro, relazione, relazioni, società, stress

Continua a leggere

Le sfumature di insoddisfazione corporea
Tra disforia di genere e disturbi alimentari

“Si dice che la perfezione è nemica del bene, che chi tende alla perfezione rischia di perdere di vista quello che ha di buono. Io però non ero d’accordo. Bene non mi bastava. Bene significa mediocre. E io non volevo accontentarmi della mediocrità”  dal libro Affamata di Melissa Broder.

L’immagine corporea e la sua relativa insoddisfazione da parte degli individui è considerato un tema centrale con innumerevoli risvolti e ripercussioni per due gruppi di psicopatologie; la DISFORIA DI GENERE E I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE ( a cui, da ora, si farà riferimento usando rispettivamente gli acronimi di DG  e DCA).

Corpo, dimensioni corporee, Disforia di genere, disturbi alimentari, sessualità

Continua a leggere

Il tarocco del Matto
Il Viandante dell’inconscio

Nelle iconografie più classiche dei tarocchi il matto viene rappresentato come un viandante, un errante, con un fagotto attaccato sulla punta di un bastone, che porta sulla spalla e, generalmente, con un cane al seguito, simbolo degli aspetti pulsionali a noi fedeli.

L’archetipo del matto, a prima vista, richiama un senso di assoluta libertà e di un’assenza di radici o schemi precostituiti che possano limitare il proprio viaggio o stravolgimento di vita. La simbologia del tarocco numero zero la possiamo associare al movimento sovvertivo che ritroviamo nel carnevale o nella figura dei giullari del passato o dei folli del presente.

consapevolezza, matto, psicologia, relazione, tarocchi, widmann

Continua a leggere

Incedere tra le separazioni
Nuovi luoghi per trovarsi

 Prima di mettersi in cammino si allacciano le scarpe, capita poi che lungo il tragitto ci siano dei nodi più resistenti e alcuni invece troppo lenti. Per poter continuare il viaggio spesso siamo portati a riannodare i lacci, con la speranza che almeno per quel tragitto reggano, a volte succede, a volte si slacciano nuovamente. Questi nodi metaforicamente possono considerarsi alla stregua di tutti quei legami che nel corso della vita si intessono, alcuni durano il tempo di qualche passo, altri il tempo di una maratona. Ciò che però risulta imprescindibile è il bisogno di ciascuno di noi di riannodare quei due lembi di stoffa per prevenire l’inciampo e per continuare nel nostro percorso.

 Ogni giorno ciascuno di noi si confronta con il tema della separazione che vede quei due lacci divisi, dopo un pezzo di strada insieme. Ci si separa dai genitori, dagli amici, dai partner, ma anche dai colleghi o dal cassiere al supermercato. Il terapeuta e il paziente si separano tra una seduta e l’altra, come per la pausa estiva o per la chiusura di un percorso.

amore, cammino, Depressione, incontro, legame, lutto, novità, perdita, psicoanalisi, relazioni, separazione, storia, vita

Continua a leggere

Bambini con sviluppo atipico
Quali sono i segnali precoci?

“Dottoressa mio figlio non mi guarda negli occhi!” Una delle maggiori preoccupazioni delle neo-mamme è la crescita neuropsicologica del proprio bambino. Il raggiungimento delle tappe dello sviluppo evolutivo motorio e neurologico del bambino, nei tempi previsti dalle linee guida della SINPIA, la Società Italiana diNeuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e dai vari manuali accreditati sull’argomento, è oggetto di grande attenzione da parte dei genitori e inevitabilmente fonte di ansia e preoccupazione spesso eccessive. La conoscenza di queste tappe e questi passaggi è molto importante, ma non ci si deve aspettare che i bambini le rispettino al millesimo di secondo.

psicologia, sviluppo

Continua a leggere

Deterioramento cognitivo e forme di demenza
Un mondo poco s-conosciuto

La degenerazione del cervello, come per tutti gli altri organi del corpo, è fisiologica.

Dall’età di trentacinque anni circa, tempo entro il quale raggiungiamo il culmine delle nostre capacità cognitive, esso inizia il suo percorso di invecchiamento; piccole dimenticanze, tempi di reazione e di ripresa più lunghi… questo non ci fa piacere ma nonostante tutto ce ne rendiamo conto!

La degenerazione neuronale porta a diversi tipi di patologie, tra le più comuni, troviamo le diverse forme di demenza

Leggi tutto: Deterioramento cognitivo e forme di demenza
Un mondo poco s-conosciuto

consapevolezza, demenza, neuropsicologia

Continua a leggere

Contattaci

Newsletter


Seguici


I contenuti presenti sul blog "ilsigarodifreud.com" dei quali sono autori i proprietari del sito non possono essere copiati,riprodotti,pubblicati o redistribuiti perché appartenenti agli autori stessi.  E’ vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma.  E’ vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dagli autori.


Copyright © 2010 - 2022 ilsigarodifreud.it by Giulia Radi. All rights reserved - Privacy Policy - Design by Cali Agency