Lo stealthing, dall’inglese traducibile in “farlo di nascosto”, è una pratica in cui l’uomo, durante il rapporto sessuale, sfila il preservativo di nascosto alla propria partner.
Con il termine di Stereotipo si fa riferimento a una “opinione precostituita su una classe di individui, di gruppi o di oggetti che riproducono forme schematiche di percezione e giudizio” (Galimberti, 1997).
Tali rappresentazioni schematiche della realtà costituiscono un sistema rigido e condiviso di credenze su attributi personali di una determinata categoria sociale e implicano specifiche aspettative culturali rispetto ai due generi sessuali in termini di personalità, apparenza, occupazione, competenze, ruoli, abilità, interessi.
Chi vede tutti i giorni il sole dice con sufficienza: “Cosa saranno mai quei quattro raggi”! Ma io per un giallo illuminello sopra un muro avrei dato allora qualunque cosa al mondo (Vladimir Majakovskij)
“Sai mantenere un segreto? Sto organizzando un’evasione da un carcere. Mi serve, diciamo, un complice. Prima dobbiamo andarcene da questo bar, poi dall’albergo, dalla città e infine dal paese. Ci stai o non ci stai?” (Lost in Translation
Klaus: «C’è una parola, in tedesco, Lebenslangerschicksalsschatz. E la traduzione più vicina è “Dono del destino di tutta una vita”.
E Victoria è wunderbar, ma non è la mia Lebenslangerschicksalsschatz. E’ la mia Beinaheleidenschaftsgegenstand, capisci? Vuol dire “la cosa che e’ quasi quella che vuoi… ma non esattamente”. Questa è Victoria per me.»
Ted: «Come fai a sapere che non è la Lebenslangerschicksalsschatz? Voglio dire, forse, col passare degli anni, diventera’ piu’ Lebenslangerschicksalsschatz-osa.»
Klaus: «Oh, nein, nein. Il Lebenslangerschicksalsschatz non è una cosa che si sviluppa con il passare del tempo. E’ una cosa che si crea all’istante. Ti passa attraverso come l’acqua di un fiume dopo una tempesta che ti riempie e ti svuota allo stesso tempo. Lo senti in tutto il corpo, nelle mani, nel cuore, nella pancia, sulla pelle e ovviamente anche nello Schlauchmachendejungen. Scusa il francesismo. Ti hanno mai fatto sentire in questo modo?»
“La principessa Merida è tutta suo padre e poco sua madre. Coraggiosa, audace e insofferente alle regole di corte preferisce cavalcare e tirare con l’arco piuttosto che sedere a tavola composta o curare i suoi immensi capelli rossi. Costretta a sposare uno tra i pretendenti che si scontrano per la sua mano decide di sovvertire le regole: la principessa decide di combattere e scontrarsi in duello con gli altri principi per ottenere la propria mano. Decidendo di rinnegare la tradizioni scatena e subisce la conseguente ira materna.
“Quella mattina una volpe se ne andava tranquilla per i prati rifioriti dopo la brutta stagione invernale. All’improvviso la sua attenzione venne richiamata da un violento ruggito. Era un verso che non aveva mai sentito e, terrorizzata, fuggì a nascondersi dietro ad un cespuglio. Da li poté vedere, riparata tra le foglie, il terribile animale che aveva emesso quel suono: si trattava di un leone, una bestia a lei sconosciuta. Spaventata, la povera volpe, scappò via il più velocemente possibile. Trascorsero un paio di giorni dopo quel brutto incontro che sembrava quasi essere stato dimenticato, quando, d’un tratto, la piccola volpe si imbatté ancora nel leone. Questa volta il Re della foresta le apparve proprio davanti ostacolandole il cammino. Essa, impaurita, iniziò a tremare come una foglia senza tuttavia fuggire ma rimanendo ferma al suo posto fino a quando il leone non si allontanò. La terza volta che la volpe si imbatté in quel grosso animale scoprì che il proprio timore nei suoi confronti andava pian piano assopendosi. Così, durante il successivo incontro con il leone, si dimostrò più calma e riuscì persino a salutarlo con un cordiale ‘buongiorno!”.Infine, quando lo rivide, la volpe provò a parlargli e riuscì finalmente a scoprire in lui doti come il coraggio e l’intelligenza. Da quel giorno non si stancò mai di ascoltarlo sicura che, dall’esperienza di un animale così astuto e bravo cacciatore, avrebbe tratto solo vantaggi.”
Il Ghosting è una strategia indiretta, immatura e aggressiva per porre fine ad una relazione.
Vuol dire letteralmente “rendersi un fantasma per l’altro”, sparire, dissolversi, diventare nebbia improvvisamente…
Maggiormente frequente nei rapporti di coppia, il Ghosting è un fenomeno che coinvolge relazioni di qualsivoglia natura (amorose, amicali, terapeutiche, di lavoro…); una pratica indiretta, immatura e aggressiva in quanto implica una scelta unilaterale e il rifiuto di comunicare con l’altro.
Sparire è una strategia da sempre utilizzata per chiudere le relazioni, soprattutto d’amore. Negli ultimi anni se ne registra un notevole incremento tanto che, ad oggi, si stima che circa un 80% delle relazioni vengano interrotte con un’azione di Ghosting.
Più o meno tutti noi , dunque, ne siamo stati vittime o carnefici.
“Un uomo burbero e dalla lunga barba color blu cerca moglie. Decide di corteggiare tre sorelle: due lo rifiutano per via del suo aspetto fisico, mentre la terza, nonostante sia diffidente, si lascia convincere dalle ricchezze e dall’apparente gentilezza dell’uomo. Accetta dunque di sposarlo diventando padrona del suo immenso castello e dei suoi tesori.
Prima di partire per un viaggio, Barbablù lascia alla moglie un enorme mazzo di chiavi esortandola a godere di tutte le bellezze presenti nel castello di cui lei è regina. Le dice che può visitare ogni stanza della casa tranne una, dalla quale deve tenersi lontana e dove non può assolutamente entrare. La moglie, dopo aver invitato le sorelle, incuriosita dal divieto posto dal marito, decide di mettersi alla ricerca della stanza proibita e di aprirla. Al suo interno trova le precedenti mogli di Barbablù morte. Come lei avevano disubbidito all’ordine del marito e per questo erano state uccise.Le tre sorelle richiudono immediatamente la porta cercando di mantenere il segreto ma, in quel momento, la chiave che era servita ad aprire la stanza, inizia a sanguinare senza smettere. Al suo ritorno, Barbablù scopre subito l’accaduto e si prepara a uccidere la giovane moglie disubbidiente. Ella, però, riesce a prendere tempo con la scusa di un’ultima preghiera durante la quale, telepaticamente, fa accorrere i fratelli. Una volta arrivati riescono a salvare la sorella uccidendo Barbablù.”
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