Relazioni patologiche e doppi legami. “Di relazioni ci si ammala, di relazioni si guarisce”
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Secondo la teoria elettronica della valenza, gli atomi non rimangono isolati ma tendono spontaneamente a legarsi tra loro per raggiungere una configurazione elettronica più stabile. Gli atomi sono attratti e tenuti insieme da una forza elettrostatica, e danno così luogo ad una nuova entità, una molecola o un aggregato cristallino, che possiede un valore superiore rispetto alla semplice somma dei singoli elementi che la compongono.
Gli uomini si comportano un po’ come gli atomi.
L’uomo nasce in relazione e non può vivere isolato: se nessuno si prendesse cura di lui appena nato, non sopravviverebbe. Un po’ come quei gattini che mamma gatta è costretta ad abbandonare e che nei casi migliori ci apprestiamo con tanta pazienza ad accudire, con siringhe piene di latte per nutrirli e carezze in abbondanza per fargli sperimentare un surrogato del calore materno. L’uomo dunque non può non relazionarsi, non può non legarsi. Così come per gli atomi, vi è una forza elettrostatica che attrae gli altri e che ci spinge verso di loro, al fine di creare legami. Il legame tra due o più persone, così come il legame chimico tra due o più atomi, dà luogo ad una nuova entità che, proprio come la molecola, ha un valore aggiunto rispetto alla semplice somma dei singoli elementi che la compongono.