In un momento in cui il tema dei migranti irregolari infiamma la polemica politica, al di là delle battaglie legalistiche ciò che rimane non visto, volutamente, rispetto al tema della migrazione umana è il patrimonio di storie e vissuti, spesso dolorosi e traumatici, che racchiude. Invisibili tra gli invisibili e, spesso, purtroppo, indesiderati, sono i minori stranieri non accompagnati.
Immagine del fotografo Kahled Belal, nel 7 novembre 2023, il nome del bambino non è noto.
Per comprendere quello che sta accadendo, dal punto di vista della salute mentale, alla popolazione palestinese di Gaza e di tutta la Palestina, dobbiamo partire dal concetto di salute mentale della WHO (World Health Organization): “uno stato di benessere in cui ogni individuo possa realizzare il suo potenziale, affrontare il normale stress della vita, lavorare in maniera produttiva e fruttuosa e apportare un contributo alla propria comunità”.
“Dottoressa mio figlio non mi guarda negli occhi!” Una delle maggiori preoccupazioni delle neo-mamme è la crescita neuropsicologica del proprio bambino. Il raggiungimento delle tappe dello sviluppo evolutivo motorio e neurologico del bambino, nei tempi previsti dalle linee guida della SINPIA, la Società Italiana diNeuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e dai vari manuali accreditati sull’argomento, è oggetto di grande attenzione da parte dei genitori e inevitabilmente fonte di ansia e preoccupazione spesso eccessive. La conoscenza di queste tappe e questi passaggi è molto importante, ma non ci si deve aspettare che i bambini le rispettino al millesimo di secondo.
Quello tra Russia e Ucraina, e tra Israele e la Striscia di Gaza, sono solo due dei conflitti attualmente in atto nel mondo, nei quali vengono commessi crimini contro l’umanità e in particolare contro i bambini. I minori sono le vittime principali di ogni conflitto, perché non hanno alcuno strumento per difendersi dagli attacchi in atto, né possibilità di chiedere aiuto, soprattutto se a causa del conflitto perdono i propri caregiver e si ritrovano da soli.
“Un’ira smisurata sfocia nella follia; perciò evita l’ira, per conservare non solo il dominio di te, ma la tua stessa salute.” Lucio Anneo Seneca
Seneca, filosofo, drammaturgo e politico romano aveva intuito che l’ira, o collera, come la definiremo in questo articolo, non solo può essere pericolosa per la mente, ma anche per il corpo. Dei sette vizi capitali è apparentemente il più lontano dalla dimensione del piacere, almeno non per tutti. Essere in preda all’ira genera disagio, sentimenti di perdita di controllo e spesso conseguenze fisiche negative.
Eventi metereologici estremi, caldo torrido, acque marine a 32 gradi, aria irrespirabile, piogge torrenziali, siccità e frane, scioglimento dei ghiacci perenni e innalzamento dei mari. Questa è la condizione in cui si presenta il nostro ambiente naturale in questo periodo storico. Lo sfruttamento inarrestabile delle risorse naturali e il rifiuto dei governi di trovare delle reali alternative all’utilizzo di combustibili fossili sta portando il mondo ad un pericoloso punto di non ritorno. Questa estate ne è l’emblema. Picchi di 48 gradi in Sardegna sono il prodromo della desertificazione delle coste mediterranee, con le acque del mare che bollono letteralmente a causa di correnti roventi che devastano la flora marina e ne alternano gli equilibri.
Spesso grandi scoperte scientifiche sono arrivate per caso, sulla strada intrapresa per studiare elementi naturali o meccanismi biologici e chimici diversi. Come nel 1928, quando Sir Alexander Fleming, professore di batteriologia, si rese conto che su una piastra dove aveva messo in coltura colonie di Staphylococcus aureus, i batteri non crescevano attorno alla muffa che vi si era creata sopra. Si trattava della muffa di Penicillium notatum, e Fleming comprese che era in grado di inibire la crescita batterica. Così iniziò la storia dei moderni antibiotici. O come quando, nel 1956, il dispositivo per registrare il ritmo cardiaco dell’ingegnere statunitense Wilson Greatbatch si trasformò, per un transistor sbagliato, in un macchinario in grado di creare pulsazioni equivalenti a quelle del battito del cuore umano. Ovvero nel primo pacemaker della storia per controllare le aritmie cardiache. Forse è accaduto di nuovo, ai ricercatori del Wertheim UF Scripps Institute for Biomedical Innovation & Technology, in Florida, i quali hanno condotto uno studio sul ruolo del recettore GPR158 nel funzionamento delle cellule cerebrali.
La nostra predisposizione per il linguaggio è evidente già in fase gestazionale. Durante la gravidanza, dopo la trentacinquesima settimana, il feto è in grado di riconoscere la voce della madre e rispondervi a livello motorio. Da quel momento in poi inizia il viaggio che porterà il bambino a fare proprio il linguaggio che condivide con gli adulti e nel quale è immerso.
Da quando il DSM-5 ha sussunto il disturbo autistico, la sindrome di Asperger, il disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato e il disturbo disintegrativo dell’infanzia nella definizione di disturbo dello spettro autistico, la vecchia diagnosi categoriale è stata sostituita da una dimensionale, in cui i sintomi sono presenti lungo un continuum, che si muove in base alla gravità degli stessi e alla necessità di sostegno che la persona presenta.
“Dopo mesi che ci scrivevamo, improvvisamente non mi ha più risposto. Mi chiedo che cosa ho fatto di sbagliato per allontanarlo.”
Il ghosting, ovvero il “Comportamento di chi decide di interrompere bruscamente e senza spiegazioni una relazione (per lo più sentimentale, ma anche di amicizia o lavorativa) e di scomparire dalla vita della persona con cui si intratteneva tale relazione, rendendosi irreperibile”, secondo la definizione dell’Accademia della Crusca, è soltanto uno dei fenomeni in cui si può incappare nell’utilizzo di social network quali Instagram, Facebook, TiKTok e tanti altri. (Per approfondire leggi l’articolo “Quando l’altro sparisce. Psicologia del Ghosting” della dott.ssa Emanuela Gamba.)
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