Autore: Valeria Colasanti

Social media e violenza di genere
Come diffondiamo l’odio

Pubblicazione a promozione del progetto “Rondini. Centro di ascolto psicologico e assistenza legale” finanziato dalla Regione Lazio con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, promosso dall’Associazione Semi di Pace OdV in collaborazione con l’Associazione Il Sigaro di Freud come soggetto terzo – www.semidipace.it/progetto-rondini/

Genere, psicologia, social, violenza

Continua a leggere

Separazioni precoci. Maternità sospese

Il termine naturale di una gravidanza fisiologica è di 40, 41 settimane, lasso di tempo che garantisce la corretta maturazione di tutti gli organi del feto, ad esempio i polmoni. Altri organi, quali il cervello, proseguiranno la loro maturazione fuori dall’utero materno.

ansia, Depressione, maternità, neonato, separazioni, tin

Continua a leggere

L’ultimo incontro. La fine della terapia

Come ogni relazione, anche quella terapeutica giunge a un termine.

Ma qual è questo termine, chi lo stabilisce e quando, rappresenta una controversia teorica e metodologica iniziata accademicamente dal 1937.

Freud non aveva dubbi circa il significato della fine di un’analisi. Essa si considera tale quando «paziente e analista smettono di incontrarsi in occasione delle sedute analitiche». In altri termini quando paziente e analista ritengono di aver raggiunto, ciascuno dal suo punto di vista, la meta prefissata: il primo il benessere psicologico personale e il secondo la convinzione di aver portato il paziente ad una condizione che lo garantisca dal «rinnovarsi dei processi patologici in questione».

Egli affrontò la questione in un saggio fondamentale scritto nel 1937, «Die endiiche und die unendiiche Analyse»,  ovvero «Analisi terminabile e interminabile». Per Freud l’analisi «definitivamente portate a termine» comporta l’assunto che la guarigione analitica possa essere definitiva, ovvero che il conflitto pulsionale (tra Es ed lo) sia risolto per sempre e non possa ulteriormente verificarsi.

confine, fine, seduta, terapia

Continua a leggere

Cura e affetto nell’infanzia. L’importanza delle coccole

Le carezze di un genitore hanno il potere di confortare un bambino, di sollevarlo da uno stato di angoscia o agitazione. Sebbene la funzione evolutiva fondamentale delle coccole sia intuibile, la conferma della loro importanza da un punto di vista scientifico è recente.

affetto, cellule c, coccole, neurologia

Continua a leggere

Il sogno in gravidanza. L’inconscio ancestrale

Copyright immagine: Alanis Morissette from Instagram

“Ho sognato di essere in una caverna. Attraversavo una sorta di stretto tunnel per riuscire ad arrivare all’aperto, ma man mano che avanzavo l’uscita sembrava allontanarsi sempre di più. Improvvisamente la mia pancia scompariva e non ricordavo più perché mi trovassi lì.”

gravidanza, neonato, significato, sogno

Continua a leggere

Il pos e la psicoterapia. invasione del campo analitico?

“Dottoressa oggi lo ha portato il pos?” La mia risposta, laconica, è stata “No.” 

Con la nuova legge finanziaria le prestazioni sanitarie devono essere pagate in modo tracciabile. Per tale ragione nello spazio della terapia è entrato questo oggetto, il cui acronimo rappresenta le parole anglosassoni Point Of Sale, punto di vendita, che rischia di tramutare il campo analitico in un non-luogo di consumo. Vale la pena recuperare la definizione di “non luogo” di Marc Augé, dal suo libro “Non-lieux. Introduction à une anthropologie de la surmodernité” del 1992, per designare le strutture necessarie alla circolazione delle persone e degli oggetti, come centri commerciali, aeroporti, e mezzi di trasporto. Si tratta di zone in cui gli individui si incrociano senza entrare in relazione gli uni con gli altri, per consumare o andare altrove. Luogi senza tempo, né storia o cultura relazionale, in cui si è destinati ad essere soltanto clienti. Elementi di passaggio senza identità.

invasioni, pos, psicoterapia

Continua a leggere

Il controtransfert. Le emozioni del terapeuta in seduta

Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay 

Fu Freud, in una lettera del 1909, destinata a Jung,  a definire per la prima volta il concetto di controtransfert, in tedesco “Gegenübertragung”. Questo complesso fenomeno venne descritto come una controtraslazione, che insorge nel clinico su influsso del paziente, sui suoi sentimenti inconsci. Secondo Freud l’origine del controtransfert era rintracciabile in conflitti inconsci non risolti. In sostanza una zona grigia, non elaborata nel corso della terapia personale del clinico. Quindi qualcosa di scomodo, dannoso ai fini del lavoro analitico. Soltanto dagli anni cinquanta in poi, con il lavoro clinico e teorico di autori quali Paula Heimann, e Heinrich Racker, il controtransfert assume una funzione utile e inevitabile nel lavoro clinico. Emerge l’importanza di non difendersi dai sentimenti provati nei confronti dei pazienti. (Per approfondire si rimanda all’articolo “Transfert e Controtransfert – Microcosmi di proiezioni” e  “Nella stanza d’analisi – La svolta di un agito” della rivista).

controtransfert, seduta, terapeuta

Continua a leggere

L’incontro impossibile. Annotazioni di psicoterapia con pazienti “difficili”

Adamo ed Eva trovano il corpo di Abele, 1826 –  William Blake. Tate Britain, London
http://freechristimages.org

Da diversi anni seguo alcuni pazienti che Malcom Pines (1975) avrebbe definito “difficili”. Cosa si intende per paziente difficile?

Per descriverlo citerò le parole di uno di essi, un giovane di 27 anni affetto da disturbo borderline di personalità. Dopo alcuni anni di terapia questo paziente mi riportò il proprio disagio e la propria rabbia a seguito della proposta che gli avevo fatto di considerare una terapia farmacologica. Sentiva che volevo “sbarazzarmi” di lui, e per farlo ricorrevo al farmaco. Lui non poteva accettare di dipendere dal farmaco e sentiva che io lo stavo rifiutando perché troppo “grave”.

difficile, paziente, psicoterapia

Continua a leggere

Contattaci

Newsletter


Seguici


I contenuti presenti sul blog "ilsigarodifreud.com" dei quali sono autori i proprietari del sito non possono essere copiati,riprodotti,pubblicati o redistribuiti perché appartenenti agli autori stessi.  E’ vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma.  E’ vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dagli autori.


Copyright © 2010 - 2022 ilsigarodifreud.it by Giulia Radi. All rights reserved - Privacy Policy - Design by Cali Agency