Funzione riflessiva e Sviluppo del Sé
Percorrendo l’abituale tragitto di un’abituale mattina di diversi anni fa, mi imbattei in un’esperienza di per sé banale, ma che rese quel tragitto e quella mattina degni di essere ancora ricordati, di conservare un posto nella memoria. L’evento di per sé non ebbe nulla di particolare, ma mi permise di comprendere meglio qualcosa che avevo letto in qualche libro in uno dei tanti pomeriggi di studio. Attraverso un’esperienza inaspettata e casuale riuscii probabilmente a realizzare un’immagine interna di un concetto appreso e per questo a comprenderne non solo il significato, ma un senso più intimo e complesso. Precisamente mentre camminavo un po’ sovrappensiero e probabilmente con le cuffie nelle orecchie, mi passò davanti un autobus. Ero sul ciglio del marciapiede, aspettando il mio turno da pedone nella bolgia del traffico mattutino. L’autobus mi passò davanti esponendomi la sua lunga facciata laterale. Permettendomi quindi di vedere la mia immagine riflessa nei suoi ampi vetri. Questo provocò in me una reazione di sorpresa, non tanto per il normale evento di un’immagine riflessa in uno specchio, ma per l’alternanza tra due situazioni: autobus e immagine riflessa, niente autobus e niente immagine riflessa.