Autore: Chiara Moriglia

L’arte del Kintsugi
Ovvero sulle ferite auree del trauma

Avete mai fatto caso a quanto a volte può essere magnetico un volto imperfetto, un vaso irregolare, un disegno in cui le tinte non sono perfettamente mescolate? O ancora  un arcobaleno con i colori non proprio nitidi ma che prende forma su un paesaggio incantevole? Potremmo dire la bellezza delle imperfezioni, chiamiamola come vogliamo. Mi vengono in mente queste immagini quando per caso vengo a conoscenza dell’ arte giapponese del KINTSUGI.

resilienza, trauma, unicita'

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Sex Education:
Il sesso, quello (non più) sconosciuto

“Il“Fucsiart è un percorso esperienziale che tende verso la Libertà”  Dal Manifesto di Fucsiart Festival. 

La genesi di questo articolo nasce da un’attenta e partecipata visione della terza stagione della ormai nota serie tv SEX EDUCATION, in onda su NETFLIX e della partecipazione  ad un festival dalla portata rivoluzionaria, il FUCSIART FESTIVAL.

educazione alla sessualità, Sesso, Sex Education

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Muoversi per guarire dal trauma
Progetto di danza movimento terapia

Immagine tratta dal sito: https://www.nurse24.it/studenti/danzamovimentoterapia-espressivo-relazionale.html

La premessa, c’è sempre almeno una piccola premessa.

Questo articolo è stato pensato e scritto parallelamente allo sviluppo di un piccolo progetto di Danza movimento terapia a favore di donne vittime  (anche se a noi piace parlare di SOPRAVVISSUTE) di violenza ospitate da centri antiviolenza residenziali facenti parte della rete di LiberamenteDonna. Il progetto è in corso d’opera, quindi, questo articolo farà da apripista ad un secondo, dove, si spera a progetto concluso, si potrà parlare dell’esperienza vera e propria.

Corpo, danzamovimentoterapia, movimento, trauma

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Consapevolezza dentro e fuori
La mindfulness nelle relazioni con gli altri

​Copyright immagine: Trattato di anatomia emozionale dagli studi di Melanio da Colia 

“Le nuvole bianche sopra di me si fermano e il mandorlo fiorisce nel mio cuore”

“Mi sento ancorata al centro del mio corpo, c’è molta calma dentro e intorno tutto scorre senza travolgermi”

“ Posso accorgermi del momento in cui una foglia si stacca lieve dal ramo e silenziosamente ondeggia verso terra. Posandosi, produce un frastuono dentro al petto. Come si può non udire?”

consapevolezza, Mindfluness, relazioni, respirazione

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La prospettiva della morte. Altri sentieri per la vita

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​Copyright immagine: Istituto italiano Design

Conversazione tra Giove e Mercurio, Giove spiega a Mercurio cosa significhi assumere sembianze umane per fare l’amore con una donna mortale:

“Lei userà poche espressioni e questo amplierà l’abisso tra di noi…Dirà “ Quando ero piccola” o “Quando sarò vecchia” o “Mai in tutta la vita”. Questo mi colpisce profondamente Mercurio…Ci stiamo perdendo qualcosa Mercurio- il pathos della caducità- l’implicazione della mortalità- quella dolce tristezza dell’afferrare qualcosa che non si può trattenere?” tratto da Amphitryon 38 di Jean Giraudoux.

elaborazione del lutto, Morte, nuove prospettive.

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Calcio o bambole? Sulle prescrizioni di genere

Perché le bambine scelgono le bambole e i maschietti invece prediligono una partita di pallone o la pista delle macchinine? Il quesito è vetusto e non esente da cenni provocatori ma può essere tranquillamente rispolverato per sviluppare riflessioni e perché no,  anche  dibattitti alla luce di tante tematiche forse ancora più attuali. Il tema è stato spesso trattato dalla nostra rivista, in quanto è un argomento a noi molto caro  (Infatti, per approfondimenti si rimanda all articolo Il Gender-questo frainteso); qui viene ancora riproposto con delle riflessioni aggiuntive.

Quello che c’ è in ballo, ed è forse la cosa che ci preme di più, è il nostro caro, amato concetto di identità. Ovvero è il genere e le conseguenze sul piano socio-culturale che esso o comporta a determinare chi siamo veramente? Quando scegliamo veramente chi vogliamo essere?  (Per ulteriori approfondimenti si rimanda all articolo  Stereotipi e pregiudizi – Una rosa se non si chiamasse rosa”).

Ma partiamo dall’inizio: cosa intendiamo per genere ?  E cosa si intende per sesso? Sono i due concetti legati tra di loro?

Con il termine sesso si fa riferimento alle principali caratteristiche biologiche: genetiche, sessuali primarie (genitali) e secondarie (barba e seno per esempio) e del cervello, con le quali vengono distinti maschio e femmina.

Genere, ruoli sociali, Sesso

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Mangiare per essere. L’esperienza emozionale e relazionale nella Bulimia Nervosa

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Copyright: Kristina Korobko, Istituto Italiano Design.

Abbuffate e condotte compensatorie, 1 volta alla settimana negli ultimi tre mesi.

 Per uno studente di psicologia che si approccia ad un esame di psicopatologia o di clinica psichiatrica potrebbero bastare queste banali e spoglie parole per configurare, almeno schematicamente, il quadro della Bulimia Nervosa (per un ulteriore approfondimento si rimanda all’articolo Bulimia Nervosa- una fame da Bue).  In realtà la dimensione esperenziale e il vissuto delle persone che ne soffrono viaggiano su itinerari ben più complessi e tortuosi, non sempre agili da percorrere.

Bulimia, disturbi alimentari, esperienza emozionale.

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Psycho e altri film. Riflessioni sul tema dell’identità

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​Immagine tratta dalla pagina: https://www.pinterest.it/pin/575264552379807856/

Uno dei momenti migliori di questa quarantena è stato immergersi nella filmografia hitchcokiana (ai lettori più attenti non sfuggirà che questo è stato anche un suggerimento proposto dal Sigaro nel periodo di lockdown). Lo ammetto, ho passato gran parte delle mie serate guardando i suoi film e commentandoli in un cineforum più o meno interiore prima di andare a dormire. La consistenza, la forza viva dei suoi personaggi lasciano un segno; nonostante la loro potenza, la loro vitalità sono tuttavia immersi in uno spazio di dormiveglia, un onirico che però è lucido e trasporta dentro lo spettatore.

C’è un tema ricorrente tra questa vitalità dei personaggi, che da addetta ai lavori, non potevo non considerare; è il tema dell’identità. Qualcuno potrebbe dire “sai che novità”, pensando alla salienza che ha assunto la tematica nel 900; tuttavia il grande registro lo svuota di qualunquismi e di boriose banalità e lo porta sulla scena nutrito di originalità e si significati sempre nuovi.

Facciamo un piccolo passo indietro. Cosa significa identità? Il termine deriva dal latino identitas-atis, “medesimo”; riferito a persona significa l’essere quello e non un altro. Se si parla di identità psicologica ci riferiamo al senso e alla consapevolezza di sé come entità distinta dalle altre e continua nel tempo (per ulteriori approfondimenti si rimanda all’ articolo IDENTITA’: COME SI RISPONDE ALLA DOMANDA CHI SEI). L’identità è una conquista, a mio avviso è un tema centrale e imprescindibile per il trattamento di qualsiasi tipo di disturbo psicopatologico e percorso psicoterapico; è il centro del senso di sé, del proprio corpo e se vogliamo delle relazione con gli altri e con il mondo. E se questo senso si dovesse alterare? Che effetto potrebbe avere su di noi la perdita dei tasselli della nostra struttura identitaria? Possiamo sostituirci ad altre persone o essere sostituiti?

Hitchcock, identità, personalità, Psycho

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Guardare il mondo da un’altra prospettiva. L’elogio “forzato” della lentezza

​Poco tempo fa ho scritto (anzi abbiamo scritto) un articolo sulle sfaccettature positive dell’attesa (per approfondimenti si rimanda all’articolo “I paradossi dell’attendere-Piacere o Frustrazione?”).

Mai come ora queste parole mi suonano importanti, vere, quasi palpabili. Infatti, sono stati giorni di attesa; in cui ci siamo affacciati dalla cima della montagna aspettando che la valanga terminasse.  Molti di noi hanno potuto scegliere come vivere questi momenti particolari, diversi dal solito e perlomeno, almeno per quanto mi riguarda, i primi nella mia storia di vita, così pregni di negatività a livello mondiale. Spero che molti abbiano vissuto quest’attesa in termini positivi come si parla nell’articolo; ovvero abbiano trasformato quella naturale dimensione incline alla noia e alla frustrazione in momenti fruttuosi di crescita personale.

Covid-19, ritmi di vita, tempo per noi stessi

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Pateo ergo sum. L’essere oltre la diagnosi

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“Siamo troppo in ritardo per gli dei, troppo in anticipo per comprendere l’Essere” (Martin Heidegger)

Molte volte sento dire: “è un anoressica, è bordeline, è bipolare….”. Queste parole hanno un doppio effetto su di me; da un lato mi fanno venire la pelle d’oca e dall’altro mi fanno sorridere. Un sorriso amaro, ovvio; generato dal fatto che a volte, gli stessi professionisti della salute mentale tendono a fondere, in questa crasi quasi paradossale, termini riferiti all’esperienza con un’etichetta diagnostica.

colloquio, fenomenologia, pazienti, valore della diagnosi

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