Popolarità a 5 stelle. Sono ciò che gradite di me

Nella prima puntata della terza stagione di Black Mirror “Nosedive”, la sorridente Lacie vive in un mondo in cui ogni interazione sociale è soggetta ad un’immediata e normale valutazione da parte del prossimo. Ad ogni individuo corrisponde una scala di valori che va da una a cinque stelle. La media delle valutazioni ricevute continuamente restituisce un valore che definisce ogni persona nella società, nelle sue possibilità economiche, nel suo accesso ai servizi essenziali (sanità, accesso a determinati quartieri, utilizzo dei trasporti pubblici, ma non solo). Dall’alto del suo rassicurante 4.2, Lacie coltiva in ogni secondo della giornata una certa definizione di sé rispetto al mondo che la circonda, aspirando a salire sempre più nel gradimento. Emerge chiara, all’interno di questo episodio, la totale mancanza di spontaneità dei personaggi, focalizzati totalmente nella costruzione di un Sé sociale, ossia una maschera che possa renderli popolari e desiderabili (si rimanda all’articolo L’autenticità – L’arte di essere liberamente sè). La ricerca spasmodica della popolarità, o dell’essere attraente da un punto di vista superficiale viene spesso confusa come la risposta rispetto alla ricerca di qualcuno che possa amarci incondizionatamente, che finalmente ci possa accogliere nelle proprie braccia, nonostante i nostri difetti, che sono stati ben nascosti da maschere di facciata, maschere di muscoli o di chirurgia plastica.