L’arte del Kintsugi
Ovvero sulle ferite auree del trauma
Avete mai fatto caso a quanto a volte può essere magnetico un volto imperfetto, un vaso irregolare, un disegno in cui le tinte non sono perfettamente mescolate? O ancora un arcobaleno con i colori non proprio nitidi ma che prende forma su un paesaggio incantevole? Potremmo dire la bellezza delle imperfezioni, chiamiamola come vogliamo. Mi vengono in mente queste immagini quando per caso vengo a conoscenza dell’ arte giapponese del KINTSUGI.