Il migrante. Nei suoi panni bagnati

Ogni giorno ascoltiamo notiziari. Alla radio, in TV, mentre facciamo la spesa…
Le notizie ci arrivano veloci, distanti. Le ascoltiamo e dopo un minuto siamo distratti dalla vita. Ma ascoltare una testimonianza è diverso. Le parole ti rimbombano nella testa, si impregnano addosso come vestiti bagnati. Hanno un peso diverso. Ascoltare di persona un racconto di vita vera ti fa capire che certe cose accadono davvero, ancora, purtroppo….
Mohamed è un ragazzo egiziano. Ha 17 anni e prima di arrivare in Italia viveva a Tanta, una paesino vicino Gharbia. Ormai è quasi un anno che Mohamed è lontano dalla sua terra, eppure la sua mente e i suoi occhi vagano costantemente verso oggetti, parole o profumi che possano ricordarla.
Il viaggio di Mohamed per sbarcare in Sicilia non è stato semplice e decide di raccontarmelo mentre aspettiamo in una sala di attesa di un ambulatorio, a causa di una dermatite sulle sue braccia che simboleggia, forse, ancora una volta la sua lotta fra confini e frontiere, come la sua pelle, quel limite tra il dentro e il fuori.