Allergia Emotiva
Le emozioni come risposte neuroinfiammatorie

Hai mai reagito emotivamente in modo negativo senza capire cosa ha scatenato quella risposta? Probabilmente, questa sensazione, è data da un’allergia emotiva.

L’allergia è una reazione di difesa dell’organismo alle sostanze esterne che penetrano nel corpo; quando il nostro sistema immunitario rileva queste sostanze, le riconosce come estranee e tenta di neutralizzarle con sintomi abbastanza fastidiosi. 

Ad ogni modo tutti abbiamo (e abbiamo bisogno) di un sistema immunitario emotivo: questo sistema ci aiuta a tenerci al sicuro e evitare situazioni potenzialmente negative. Quando quel sistema funziona correttamente ci aiuta a proteggerci e a guidare i nostri comportamenti. Il problema è che quando sperimentiamo una situazione emotivamente intensa, il sistema può iniziare a fallire scatenando un’allergia emotiva. La parola allergia deriva dalle parole ALOS e ERGOS; ALOS significa “altro” e ERGOS significa “reazione” perciò sarebbe la reazione al diverso che non è riconosciuto come proprio e viene percepito come pericolo. A livello psicologico il concetto di allergia emotiva acquistò importanza nel 1950 quando si iniziò a parlare di ipersensibilità a certe emozioni diventando quasi un meccanismo patogeno centrale capace di innescare altre malattie. Pertanto l’allergia emotiva sarebbe una reazione intensa dal punto di vista affettivo nei confronti di una persona o una situazione che ci ricorda, consciamente o inconsciamente, un evento negativo ed emotivamente sconvolgente della nostra vita.

Le persone più sensibili a certe emozioni (generalmente di valenza negativa) tendono a rispondere in modo simile a chi soffre di allergie quando sono esposti agli allergeni: provano quell’emozione negativa più spesso della media, l’emozione si attiva con numerosi stimoli e quando la reazione è stata attivata si produce un “sequestro emozionale” cioè si perde la capacità di agire razionalmente.

L’allergia emotiva innesca una forte reazione emotiva quindi ogni volta che ci esponiamo a stimoli che ci ricordano l’esperienza o generano un’emozione simile, tendiamo a reagire eccessivamente a livello emotivo perché si innesca un meccanismo di difesa psicologico. 

Uno studio del Wisconsin propone che i segni della neuro infiammazione che accompagnano la sindrome di Burnout rispondono ad una risposta immunitaria agli agenti patogeni di origine non somatica, motivo per cui sono stati definiti una risposta di “allergia emotiva”. 

“Le persone con sindrome di Burnout in fase di esaurimento sono diventate emotivamente allergiche ad alcuni aspetti del loro lavoro. La parola intuitiva allergia si adatta bene alla neuro infiammazione sofferta, così come all’impatto generale che questa situazione ha nel sistema immunitario”.

 In pratica se una persona ha già una certa ipersensibilità emotiva, l’esposizione a situazioni considerate pericoli seri- anche se in realtà non lo sono- possono generare emozioni che, in un primo momento possono sembrare superate o ridotte al minimo, ma si riattivano più tardi quando si presenta un’altra situazione che agisce da ricordo emotivo dell’evento originale. 

Le situazioni scatenate dall’allergia emotiva possono essere non razionali e quindi disadattive, questo perché non si reagisce alla situazione in sé ma diventa una rappresentazione passata.

Una delle tecniche più usate per evitare che l’allergia emotiva peggiori, è quella della desensibilizzazione sistematica la quale consiste nell’esporre sé stessi in modo controllato agli stimoli che scatenano emozioni negative. Se la reazione emotiva è molto intensa il primo passo deve essere fatto mentalmente, visualizzando la situazione: solo successivamente si passa alla realtà dosando il grado di esposizione in modo che l’ansia non sia così alta da rinforzare il problema. In questo modo si impara a gestire meglio le emozioni in modo da poter adempiere al loro ruolo protettivo.  

Dott.ssa Giulia Ingrosso

Psicologa a Bologna

Tel. 3389068364 – Email. Giulia.ingrosso9@gmail.com

allergia emotiva, emozioni, psicologia

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