La mentalizzazione
Un dispositivo che aiuta il corpo a pensarsi
Spesso si parla dei disturbi psicosomatici come esito di un mancato dialogo tra il corpo e la mente. Ma cosa permette questo dialogo? E soprattutto come riesce il corpo a pensarsi?
Tale competenza sembra affondare le sue radici in un processo esordiente della nostra vita, che chiama in causa le figure primarie, il rispecchiamento.
Nel momento in cui il bambino “scopre se stesso negli occhi della madre”, questo diviene consapevole dei suoi stati emotivi, riflessi e pensati dall’Altro. In questo modo il bambino sviluppa quella capacità, denominata mentalizzazione, che consente di comprendere le intenzioni e il pensiero sottostanti il comportamento proprio e altrui. Questo costrutto sembra essere direttamente chiamato in causa nella comprensione dei segnali sprigionati dal corpo.
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