Workaholism
Quando il lavoro diventa dipendenza
Il lavoro è un elemento che caratterizza e influenza maggiormente le nostre vite, le nostre relazioni
e la nostra salute, fisica e mentale.
Dagli anni ’90, la “famiglia” delle dipendenze si è allargata in quanto è stato inserito il Workaholism
ovverola dipendenza da lavoro; il nome nacque proprio dall’unione delle parole “work” (lavoro) e
“alcholism” (alcolismo) proprio per evidenziare la natura dipendente del disturbo.
Il workaholism è un disturbo ossessivo compulsivo caratterizzato da un continuo bisogno psicologico
di lavorare, pensare continuamente alle proprie mansioni e al proprio impiego; i soggetti che ne
soffrono tendono a trascorrere eccessivo tempo a lavoro, non vi è un impegno e coinvolgimento
significativo nello svolgere l’impiego e il tutto avviene indipendentemente dalle richieste del datore
di lavoro.
Ovviamente tale disturbo ha ripercussioni negative in molteplici ambiti della vita dell’uomo: si toglie
tempo alle relazioni familiari, si è più presenti sul posto di lavoro che a casa o quando si è con i
familiari si è psicologicamente assenti; ci si reca a lavoro anche nei weekend e si finisce il proprio
turno molto tardi la sera togliendo così tempo alle relazioni sociali.
A livello psicofisico, invece, il soggetto ha disturbo del sonno, riposa male e poco, può soffrire di
attacchi di panico, ansia, fobie, eccessivo stress.
La causa della diffusione di questo disturbo la possiamo ritrovare nelle aspettative che la società ha
su ciascuno di noi; aspettative nel trovare un impiego, nel guadagnare; si pone l’attenzione
sull’apparenza e non sulla sostanza e quindi sul “ti piace il lavoro che svolgi? Sei felice?”, queste
aspettative sociali e l’aspirare ad essere come gli altri ci porta ad un maggiore stress e maggiore
ansia. Si tende a mettersi da parte, a mettere da parte i propri bisogni e le proprie esigenze per dar
spazio al soddisfacimento altrui; quando invece l’essere se stessi, ritagliarsi del tempo per i propri
hobby e le proprie passioni sono la chiave per un miglioramento della vita individuale e, se si sta
bene con se stessi, fisicamente e psicologicamente, anche la società ha riscontri positivi.
Dottoressa Fiorentino Marianna
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