Cibo, metafore e anoressia
Il cibo come metafora patologica nell’anoressia nervosa
Nell’anoressia il cibo rappresenta un condensato di metafore, simboli patologici in cui trovano espressione vuoti affettivi, esperienze traumatiche, introietti persecutori, oggetti parziali non integrati.
La metafora principalmente sottesa al rifiuto del cibo è l’esteriorizzazione di un bisogno orale inappagato. Una pulsione nutritivo-affettiva che, pur ripetutamente avanzata, non ha trovato gratificazione. Ostaggio di un risentimento narcisistico, quasi di una sorta di vendetta, l’anoressica respinge un nutrimento che a sua volta l’ha respinta ma del quale ha tremendamente bisogno, e il conflitto tra introiezione e rifiuto che si attiva durante il pasto svela l’origine di questo dolore: un rapporto altrettanto conflittuale con l’oggetto materno ( Bruch, 2003; 1996).