The Social Dilemma
Il film che ci svela la realtà sui social
Nulla che sia grande entra nella vita dei mortali senza una maledizione – Sofocle
Con questa citazione di Sofocle inizia il documentario dal titolo The Social Dilemma, diretto dal regista Jeff Orlowski e trasmesso sulla piattaforma Netflix.
Social dilemma : recensione del film
L’opera di Jeff Orlowski per Netflix è un documentario investigativo che alterna momenti di narrazione drammatica a interessanti interventi di lavoratori di Google, Facebook, Instagram, Pinterest e altre piattaforme social o motori di ricerca. Le loro testimonianze arrivano pian piano che il documentario avanza, illuminano lo spettatore su una situazione che, secondo loro, si farebbe sempre più inquietante. La tesi che presentano, infatti, è che i social media non sono altro che degli strumenti subdoli, creati con l’apparenza di uno strumento che soddisfa le nostre esigenze, ma che in realtà serve a monitorare ogni singola azione degli utenti. E non solo: a finire nel mirino sono anche i motori di ricerca, che davanti a un’apparente casualità di risultati, celano delle vere e proprie esche, che gli permettono di catturare informazioni private senza che l’utente se ne renda conto. Jeff Orlowski e i suoi intervistati non hanno dubbi: la società è controllata e manipolata dai social, ed è bene esserne consapevoli per capire la realtà che stiamo vivendo fino in fondo. Il problema appare molto più ampio, non riguarda solo Facebook o Instagram: secondo Orlowski anche quella che sembra essere una semplice ricerca su Google, o un acquisto su Amazon, è un’attività monitorata. Il regista ha dichiarato in più occasioni che lui stesso non usa più i social, che non porterebbe mai dentro casa apparecchi come Google Home o Amazon Alexa, descrivendoli come strumenti che hanno il preciso scopo di registrare h24 tutto quello che diciamo. E quando scorrono le immagini del documentario, quando un intervistato racconta come gli ingegneri dietro Facebook e Google usino la psicologia dell’utente, la tesi diventa sempre più convincente.
Il condizionamento operante è alla base dei social
Vi è mai capitato di sentire la notifica o visualizzare il messaggio e correre subito a prendere il cellulare ? Siete stati vittime del condizionamento operante! Skinner c’è lo spiega così: Il condizionamento operante si verifica quando viene stabilita un’associazione tra un particolare comportamento e una conseguenza per quel comportamento. Questa associazione si basa sull’uso di rinforzi e punizioni per incoraggiare o scoraggiare il comportamento. Esistono due tipi di rinforzi:
- Programma di rinforzo continuo che consiste nel rinforzare il comportamento ogni volta che viene emesso;
- Programma di rinforzo intermittente che consiste nel rinforzare il comportamento alcune volte ma non ogni volta che viene emesso.
Un comportamento, dunque, è appreso più facilmente se esposto a un rinforzo continuo, ma è soggetto ad un’estinzione più precoce. Al contrario, con un rinforzo intermittente l’apprendimento è più lento, ma più duraturo nel tempo.L’uso dei social, come di ogni altra “sostanza”, può essere letto come una conseguenza di un condizionamento operante, in cui la ripetuta associazione tra assunzione di sostanze (risposta comportamentale) e attivazione del sistema della ricompensa (rinforzo positivo) può portare prima all’aumento della risposta comportamentale, cioè l’uso di sostanza.
Per una valutazione realistica del mondo social, vediamone brevemente i pro e i contro; ad ognuno di noi poi il compito di analizzarli e attivare personali strategie per sopravvivere nel cyberspazio e nel mondo fuori.
Vantaggi
1. Stare connessi
2. Condividere interessi comuni
3. Strumento di promozione
4. L’informazione si diffonde alla velocità della luce
5. Aiuto nel trovare e definire criminali
Svantaggi
1.fake news
2. Problemi nelle relazioni
3. Cyberbullismo
4. Discriminazione nel mondo del lavoro
5. Dipendenza
Eleonora Varriale
Vincitrice del Contest di Scrittura
We Want You per il mese di Luglio 2022
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Per Approfondire
- The Social Dilemma – film di Jeff Orlowsk, Netflix
- Skinner B.F. (1976) “About Behaviorism“
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