Il Potere della Musica
Emozioni e Legami

Metti un viaggio tra amic* che si conoscono poco, fra conoscenti o sconosciut* riunit* da un affetto o da una passione comune. Proponi di creare insieme prima della partenza una playlist, una colonna sonora del viaggio, utilizzando un App come Spotify, attraverso cui ognun* possa offrire un contributo, condividere i propri gusti e parti di sé col gruppo. E osserva cosa succede.

Possiamo dare quasi per certo che avvenga una magia o qualcosa di molto simile a una connessione fra anime. Ognun* racconterà di sé, si farà conoscere e creerà legami emotivi attraverso la musica. La ragazza anni ‘90, si incontrerà con un’anima rock o con un appassionato di sigle dei cartoni animati della Disney. Si prenderanno in giro, si stupiranno delle scelte dell’altr*, canteranno, balleranno, ricorderanno nostalgicamente esperienze passate e scopriranno passioni nuove o confermeranno i propri gusti musicali. Si giocherà sulle diversità, esse non saranno motivo di lontananza.

La musica contribuirà a creare anche un’identità di gruppo che rimarrà indelebile nella memoria di quelle persone e sarà, probabilmente per sempre, associata all’esperienza di viaggio e di cambiamento vissuta.

La musica ci racconta, la musica ci unisce.

Le neuroscienze parlano da anni del forte legame tra musica ed emozione, una conoscenza scientifica che diviene sempre più pop approdando in talent-show di successo e serie tv da ascolti record, come nella recente stagione di Stranger Things in cui l’ascolto di una sola canzone a forte impatto emotivo, salva una vita.  

Bastano solo pochissimi secondi dall’ascolto di un brano per attivare quelle aree del cervello dedite all’elaborazione emotiva, dunque per iniziare a vivere un’emozione.

Le emozioni le identifichiamo, in teoria, come risposte umane complesse con componenti cognitive, fisiologiche e soggettive che perlopiù anticipano l’azione, ma è molto poco emotivo descriverle così. È più realistico raccontarle come esperienze che sono utili a sentirci vivi, o meglio a ricordarci che stiamo vivendo.

La musica ci fa sentire vivi e ci ricorda che stiamo vivendo.

Qual è l’impatto psicologico della musica sul nostro benessere?

Possiamo migliorare il nostro umore

L’effetto positivo sul nostro umore è scientificamente provato sin dalle prime fasi di vita: si consiglia anche alle donne in gravidanza di ascoltare musiche rilassanti per ottenere un beneficio sul benessere del feto.

La musica genera risposte fisiologiche che condizionano il nostro umore.

In primis, la musica riduce la secretezione del cortisolo, ormone legato allo stress.

Ascoltare musiche caratterizzate da ritmi veloci, aumenta il battito cardiaco, dunque contribuisce ad offrirci un effetto eccitatorio.  Al contrario, musiche dai ritmi più lenti, diminuiscono il battito cardiaco e ci aiutano a calmarci. Ascoltare musica triste, può dare l’effetto di farci sentire meno soli.

E’ importante scegliere il tipo di musica da ascoltare a seconda delle nostre esigenze di benessere.

Possiamo conoscere noi stess*

I brani che ci piace ascoltare, parlano di noi, della nostra identità, di chi siamo e di chi ci piace o ci piacerebbe essere o appartenere. Attraverso la musica ci diamo un’immagine, una forma. L’identità si presenta come una dimensione fluida nello sviluppo di un’essere umano e come tale assume varie forme a seconda della fase di vita e della crisi evolutiva che si attraversa.  Molti adolescenti degli anni 90/2000 raccontano il loro periodo metal, ad esempio,come la massima espressione della propria ribellione che può prendere forma e sarà nostalgicamente ricordata per sempre attraverso la musica.

Possiamo conoscere l’altr* divers* da noi e il mondo  

Attraverso la musica riusciamo a conoscere parti della personalità di chi la ascolta, di chi sceglie di farcela ascoltare e di chi la compone; con l’ascolto viviamo le storie di altre persone e percepiamo l’anima dei luoghi che non conosciamo, perché arriviamo a far vivere dentro di noi il mondo emotivo dell’altr* diverso da noi.

Possiamo entrare in relazione

La musica ha una dimensione sociale. E’ argomento di conversazione e il motivo di condivisione di esperienze di vita (come i concerti) . Anche in amore offre il grande potere di generare un’emozione nell’altr*, anche attraverso la strutturazione di un ricordo a forte impatto emotivo (come nel caso di quella che le coppie definiscono “la nostra canzone”) e crea connessioni indissolubili.

La musica è un’esperienza iper-democratica, ci coinvolge universalmente. Tutt* amiamo la musica.

Prediligiamo magari un genere musicale piuttosto che un altro, ma nessun* sulla terra può resistere all’emozione dell’ascolto.

Usiamola per noi e per gli altri come un super-potere.

Dott.ssa Emanuela Gamba

Psicologa Psicoterapeuta a Roma

mail emanuela.gamba@libero.it – tel. 389.2404480

Per Approfondire

  • Lonsdale A.J., North A.C. (2011) “Why do we listen to music? A uses and gratifications analysis”, British Journal of Psychology 102 (1) : 108-34
  • Krause, A. E., Scott, W. G., Flynn, S., Foong, B., Goh, K., Wake, S., Miller, D., & Garvey, D. (2021). “Listening to music to cope with everyday stressors.” Musicae Scientiae

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