Black Rock City. L’esperimento sociale del Burning Man
“We are just playing utopia”
“Burner, Lauren Christos”
1986. San Francisco. Larry Harvey e Jerry James costruiscono un fantoccio di legno, lo trascinano sino alla spiaggia di Baker e lo incendiano. Nel giro di pochi istanti viene data vita ad una grande folla, si crea ciò che in ambito sociologico viene definita come una vera e propria comunità.
Da quel momento si pongono le basi per il burning man, quello che attualmente è il re dei festival mondiali, si svolge ogni anno nel deserto del Nevada, a novecento km da Las Vegas e rappresenta un esperimento di comunità estemporanea per la radicale espressione di sé.
Non è una semplice festa! Un momento di ritrovo tra persone che condividono la passione per l’arte, la tecnologia, la musica e la spettacolarizzazione. Infatti ogni anno migliaia di persone si radunano nel deserto e danno vita a Black Rock City, una città autosufficiente, autogestita che segue delle poche regole, anarchiche da un lato e rigide dall’altro, costruita secondo una precisa pianificazione urbanistica.
“Stai entrando in uno spazio “smerciato” che valorizza chi sei, non quello che hai”
I principi alla base di questo movimento culturale sono dieci:
- inclusione radicale, tutti possono partecipare senza distinzione e discriminazione alcuna;
- gifting o dono, chi partecipa non può né vendere né comprare nulla, ogni legame infatti si fonda sul concetto del dono. Le uniche forme di passaggio di proprietà di beni, cibo ed acqua ammesse sono il baratto e il dono appunto e si possono comprare solo ghiaccio e caffè;
- demercificazione, in linea con il principio precedente si fa in modo che l’ambiente sociale che si viene a creare non sia mediato da sponsorizzazioni, transazioni economiche o pubblicità;
- autosufficienza radicale, lo spirito del festival è quello di incoraggiare l’individuo a scoprire, esercitare e fare affidamento sulle proprie risorse interiori;
- espressione di sé radicale, ognuno può esprimersi liberamente. Nel deserto si abbandonano convenzioni e inibizioni, nessuno viene giudicato e nessuno giudica;
- responsabilità civica, i membri della comunità che organizzano eventi devono assumersi la responsabilità per il benessere pubblico, cercare di comunicare responsabilità civili ai partecipanti e devono anche assumersi la responsabilità per lo svolgimento di eventi in conformità con le leggi locali, statali e federali;
- non lasciare traccia, alla base di questo principio c’è il rispetto per l’ambiente, quando il festival si conclude si deve lasciare più pulito di quando si è arrivati, così da non lasciare traccia del proprio passaggio. Questo è l’esatto motivo per cui la città viene sempre distrutta, attraverso il rituale dell’incendio del fantoccio;
- partecipazione, una comunità che crede che il cambiamento trasformativo, nella società e nell’individuo, possa avvenire attraverso la partecipazione di tutti. Tutti sono invitati a lavorare, a giocare;
- sforzo comune, collaborazione, volontariato, aiuto reciproco attraverso un sistema di turnazione;
- immediatezza, una separazione dal mondo reale e un’invocazione a vivere il momento presente e ad andare oltre i propri confini. In questo modo si impara a conoscersi meglio.
Dalla lettura dei dieci principi ci si rende conto di come Black Rock City appaia come una modalità di esperienza dell’immaginario, in cui ciascuno è libero di sperimentare un’identità collettiva, modellata dall’ambiente e da ciò che accade.
E’ per questo che ogni anno, nonostante il costo salatissimo del biglietto (a partire da 450 dollari), attira migliaia di individui da ogni parte del mondo e anche personalità note come i fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, ma anche Elon Musk, Mark Zucherberg, fondatore di facebook e poi i creatori di Reddit, Uber e Dropbox.
Si dice addirittura che Google non assuma manager che non siano mai stati al Burning Man.
A Black Rock City i cellulari non funzionano, tutte le macchine fotografiche e le videocamere devono essere registrate all’arrivo in città e chi ha intenzione di effettuare delle riprese o fare fotografie per scopi commerciali deve accordarsi preventivamente con l’organizzazione del festival.
Nel 2020 per via della pandemia, per la prima volta, anche il burning man è stato ripensato e riorganizzato in modalità on line.
Dott.ssa Lucia Sarandrea
Assistente Sociale Roma
Per Approfondire:
- Nicola Zamperini, “I dieci principi su cui si fonda il festival”;
- Nicola Zamperini, “Burning Man e l’infrastruttura culturale delle techno-corporation”
- Sono i giorni di Burning Man – Il Post
- La ragazza della canzone, 2016. Film.
- https://burningman.org/