Venire su bene
Cos’è la pedagogia nera?
“[…]Naturalmente fui punita. Capitava spesso, per la minima disobbedienza, e le punizioni erano
quasi sempre fisiche: botte e schiaffi. A occuparsene era mia madre e sua sorella Ksenija, che si
trasferì da noi temporaneamente;[…]Mi picchiavano finché non diventavo nera e blu; avevo lividi
dappertutto. Ma a volte usavano altri metodi. A casa nostra c’era una specie di ripostiglio segreto
per i vestiti, buio e profondo, che in serbo si chiama plakar. La porta si confondeva con la parete e
non aveva maniglia; […]Non mi era permesso entrarci. Ma a volte quando facevo la cattiva – o
quando lo decidevano mia madre e mia zia – mi chiudevano lì.[…]”
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