La dipendenza
Vuoti di vita da colmare
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Quando parliamo o sentiamo parlare di dipendenze facciamo spesso i conti con sentimenti di preoccupazione, paura, rabbia… Ci spaventa e ci fa arrabbiare l’idea di perdere il controllo su noi stessi, cadere e superare una fantomatica linea di confine fra il nostro volere e il subire. A volte ci preoccupa anche solo sapere di non essere indipendenti e dipendere da cose, eventi o persone esterne al nostro mondo interiore.
Guardiamo alle grandi e invalidanti dipendenze (da sostanze, ad esempio) con paura anche quando sono lontane da noi poiché ne conosciamo i meccanismi che quotidianamente sperimentiamo: ogni giorno viviamo piccole forme di dipendenza, comuni e pressoché salutari. Ancor prima della nostra nascita e per molti anni di vita, infatti, sperimentiamo la dipendenza dalle cure e dalle attenzioni di nostra madre. Arriva un giorno in cui crediamo di aver ottenuto un buon grado di indipendenza da lei, molto spesso nella fase di ribellione e separazione adolescenziale, quando impariamo a gestire nel bene e nel male i nostri piccoli impegni e doveri.
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