Frida Kahlo. Riflessioni sulla resilienza
Pomeriggio assolato a Milano, i raggi filtrano e, seppur flebili, si affacciano timidi e tentano di riscaldare l’enorme fila di persone che aspettano fuori. Siamo al Mudec; in una fila rumorosamente allegra di almeno 90 minuti per vedere la tanto celebrata mostra di Frida Kahlo.
Si lei, sta tenendo in fila centinaia di persone tutti i fine settimana; richiamate da quel fascino intrigante e enigmatico che avvolge la figura dell’artista e delle sue opere (per un maggior approfondimento si rimanda all’articolo “Arte al femminile e trauma – Frida, Camille e Artemisia”)..