Sul Desiderio. Ciò che fa fiorire

“Il mondo è piccolo, la gente è piccola, la vita umana è piccola. C’è solo una grande cosa – il desiderio.”

Willa Cather

Il termine “desiderio” deriva dal latino ed è formato da “de” e “sidussideris”, che oggi potremmo tradurre come condizione nella quale sono assenti le stelle (per un approfondimento sul tema, si rimanda all’articolo “Le logiche del cineforum – Una creazione collettiva”). Nelle sere con troppe nuvole, i sacerdoti romani dediti alla divinazione non potevano osservare il cielo stellato, da cui traevano le loro profezie, e provavano un intenso desiderio di rivedere le stelle. Epicuro distingueva tra desideri naturali e necessari (cioè i nostri bisogni primari: mangiare, bere, dormire…), desideri naturali ma non necessari (piacevoli ma che possono essere eliminati dalla propria vita senza un’eccessiva sofferenza) e desideri né naturali né necessari. Tra questi ultimi, Epicuro considerava il potere, la ricchezza, il lusso, la bellezza e anche l’èros, inteso come passione travolgente.

Desiderare è una capacità innata degli esseri umani, che de-siderano ciò che non hanno o ciò che hanno perduto. Anche se si avvicina al concetto di istinto, il desiderio è una caratteristica tipicamente umana, perché si esprime attraverso il pensiero simbolico ed è legato all’appartenenza culturale. Mentre il bisogno si esaurisce una volta soddisfatto, il desiderio è una tensione che si alimenta, una ricerca tendente alla totalità e al raggiungimento di ciò che manca – al raggiungimento di uno stato di benessere.

Ecco una poesia perfetta: risvegliare un desiderio, nutrirlo, svilupparlo, accrescerlo, stimarlo e gratificarlo.

Honoré de Balzac

Dal punto di vista psicologico, il centro del desiderio è proprio l’assenza. In quest’ottica, il desiderio ha una funzione riparativa, mitigando il dolore dell’assenza, e una funzione espressiva, motivandoci nel colmare tale assenza.

Imparare a desiderare significa permettersi di riconoscere qualcosa che non c’è, che non si vede: immaginare e fantasticare di poter assaporare ciò che più ci piace. Desiderare è un po’ sperare, e sperare di ottenere quello che si vuole diventa un motore, una motivazione, a promuovere le strategie necessarie per ottenere quel risultato tanto atteso.

Nello specifico, il desiderio sessuale è ciò che ci spinge gli uni verso gli altri, non solo a causa degli istinti ma anche grazie ai sentimenti, alle fantasie e alle aspettative. È un desiderio di vicinanza fisica ed emotiva, di fusione con l’altro, ed implica una gratificazione reciproca: non solo il piacere derivante dalla soddisfazione del nostro desiderio, ma anche il piacere derivante dalla soddisfazione del desiderio del partner. Il desiderio erotico consiste nel desiderio di essere sedotti e di sedurre.

Conosco vite della cui mancanza non soffrirei affatto – di altre invece ogni attimo di assenza mi sembrerebbe eterno.

Emily Dickinson

Come nasce il desiderio erotico? Dal punto di vista neurobiologico, il desiderio è espressione di una funzione associativa complessa, attivata da stimoli endogeni ed esogeni, che induce il bisogno di comportarsi sessualmente. Gli stimoli endogeni sono interni, cioè originati dal corpo e dalla mente: le fantasie sessuali, l’immaginario erotico, i sogni erotici, affetti, emozioni e sentimenti. Gli stimoli esogeni sono esterni, derivano dall’esperienza con l’ambiente circostante e sono veicolati dagli organi di senso (visivo, tattile, uditivo, gustativo e olfattivo).

L’importanza degli stimoli mentali è dimostrata dal recente successo del concetto di sapiosexuality, che indica quel gruppo di persone che hanno una forte attrazione sessuale per l’intelligenza dell’altro, non intesa come nozionismo o titolo accademici, ma come il coinvolgimento che deriva dallo scambio di scambi culturali, nuove riflessioni e curiosità reciproca.

Tutti sanno cos’è il desiderio sessuale…a volte, però, alcune persone ne lamentano l’assenza o la poca intensità. Quando questa mancanza è così forte e urgente per l’individuo, egli può cercare di accenderlo aumentano l’intensità degli stimoli erotici, sempre più trasgressivi, o attraverso l’uso di alcol o sostanze.

Il calo del desiderio può presentarsi sia negli uomini che nelle donne, seppur con eziologia e caratteristiche differenti. Sono molte le coppie in cui questa problematica crea disagi e dinamiche conflittuali, esacerbati dalla difficoltà e dalla vergogna di comunicare al partner quello che sta succedendo al proprio corpo e alla propria mente. Spesso, a causa di un calo del desiderio, anche se non se ne rendono conto in modo esplicito, i partner tendono a ridurre anche tutti gli scambi d’affetto e di tenerezza, andando a incrinare la rottura già presente nella relazione.

Il desiderio fa fiorire ogni cosa; il possesso rende tutto logoro e sbiadito.

Marcel Proust

Dott. Francesco Artegiani

Riceve su appuntamento a Perugia
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347 6449741

francescoartegiani@gmail.com

Per approfondire

Buss, David M. (1995). L’ evoluzione del desiderio. Comportamenti sessuali e strategie di coppia. Editore Laterza

Consolo, I. (2017). Il piacere femminile. Scoprire, sperimentare e vivere la sessualità. Giunti Editore

Fossi, G. & Mascari, P. (2013). L’ immaginario. Fantasie e sessualità. Editore Franco Angeli

Quattrini, F. (2017). Il piacere maschile. #sessosenzatabù. Giunti Editore

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