Elogio della nostalgia
Il dolore come risorsa
Sai riconoscere quale nostalgia ti anima?
“Ci sono nostalgie dolorose e scarnificanti, nostalgie che fanno vivere e nostalgie che fanno morire, nostalgie che si nutrono di gioia e di tristezza, nostalgie che non si cancellano nel corso del tempo e nostalgie labili ed effimere…” Eugenio Borgna
Nel libro “La nostalgia ferita”, lo psichiatra e saggista contemporaneo Eugenio Borgna parla di un sentimento che persiste allo scorrere del tempo del nostro vivere: la nostalgia che non muore.
La nostalgia – dal greco notos “ritorno” e algos “dolore” , ovvero ritorno al dolore – è un’emozione complessa che ci accompagna lungo il cammino di crescita e di conoscenza di noi stessi e che percepiamo più forte nei periodi di vita colpiti da perdite. Borgna la descrive come un’emozione ferita dal trascorrere del tempo e intessuta di ricordi che ci riportano intensamente a contatto con il passato, con le esperienze significative che hanno nutrito e che continuano a nutrire l’anima.
I pensieri nostalgici ci riportano indietro, ma non ci incastrano nel passato; permettono di ridare vita nel presente ad un passato vissuto, includendo il futuro.
Una metafora della nostalgia è l’immagine di una brace che non si spegne con il passare del tempo, poiché il sentimento nostalgico ha il potere di tenere vivo il calore del passato, permettendo alle emozioni di essere rivissute nel presente e contribuendo all’elaborazione delle perdite subite.
È una brace che arde, perché la nostalgia parla di speranza, di vita e di vitalità. Non ha nulla in comune con la rassegnazione o il ritiro emotivo, ma al contrario, è un sentimento mosso della speranza vitale di rivivere un ritorno emotivo. La nostalgia ci comunica: “so che posso ancora vivere”!
È utile soffermarsi anche sulla differenza tra nostalgia e rimpianto, poiché si fa spesso confusione tra i due stati d’animo usati talvolta come sinonimi. Sono entrambi sentimenti nutriti dal passato, ma mentre nel rimpianto persiste un ricordare piangendo qualcosa che non c’è più, oltre ad un’ assenza totale di progettualità, nella nostalgia non si spegne l’attesa del futuro e la speranza che le cose, le persone, le situazioni perdute abbiano ancora un senso nel presente e nel futuro.
La nostalgia, attraverso il recupero del sentimento passato, quindi, dona senso – il senso della vita – alla progettualità.
Sei impaurit*, intristit* o infastidit* dai tuoi pensieri nostalgici? Non fuggirne. Soffermatici su.
Chi prova nostalgia è ben lontan* dall’indifferenza, da quel deserto delle emozioni che dovrebbe certamente spaventarti di più.
La nostalgia, in termini psicologici, è una risorsa che ha un grande potere protettivo. Ci protegge dalla perdita di senso – soprattutto nelle fasi complesse o finali della nostra vita – orientandoci verso un significato ampio dell’esistenza e non fa perdere valore ai nostri sentimenti.
Imparare a coltivare la nostalgia, può aiutarci ad accettare lo scorrere del tempo senza perdere la voglia di vivere e aprirci al cambiamento. Serve a spingerci a sperimentarci ancora, a ricordarci che la vita è in continuo cambiamento e che l’unica certezza del vivere sono i nostri sentimenti.
Dott.ssa Emanuela Gamba
Psicologa e Psicoterapeuta. Riceve a Roma Prati.
tel. 3892404480 – mail. emanuela.gamba@libero.it
Per Approfondire
Borgna E. “La nostalgia ferita” , Ed. Einaudi
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