Deterioramento cognitivo e forme di demenza
Un mondo poco s-conosciuto
La degenerazione del cervello, come per tutti gli altri organi del corpo, è fisiologica.
Dall’età di trentacinque anni circa, tempo entro il quale raggiungiamo il culmine delle nostre capacità cognitive, esso inizia il suo percorso di invecchiamento; piccole dimenticanze, tempi di reazione e di ripresa più lunghi… questo non ci fa piacere ma nonostante tutto ce ne rendiamo conto!
La degenerazione neuronale porta a diversi tipi di patologie, tra le più comuni, troviamo le diverse forme di demenza
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Ma arriviamo al sodo…quanti tipi di demenze esistono? Le principali forme di demenza, quindi quelle maggiormente diagnosticate sono 5: demenza d’Alzheimer, demenza vascolare, demenza da morbo di Parkinson, demenza fronto-temporale e demenza a corpi di Lewy.
Qualcuno potrebbe obiettare sostenendo che “sono tutte demenze!!”. Certo, lo sono! Ma portano sintomi e prognosi diverse l’una dall’altra.
In questo articolo cerco di fornire delle piccole linee guida a riguardo.
La demenza d’Alzheimer ha un esordio che parte dai 65 annidi età circa e di solito i primi campanelli d’allarme sono le dimenticanze di ricordi più recenti, l’acquisizione di nuove informazioni e la difficoltà nell’ orientamento negli spazi ben conosciuti;
La demenza vascolare invece, potrebbe riscontrarsi, nelle persone dopo i 70 anni di età; Queste possono presentare, di colpo, difficoltà nel portare a termine azioni che erano solite fare o a farle correttamente, ad esempio mettere il sale nelle pietanze ripetute volte o non metterlo affatto. Possono presentare disturbi dell’umore risultando tristi e/o nervosi in modo persistente, come non era mai successo.
La demenza da morbo di Parkinson, compare generalmente tra i 50 anni e i 79 anni, dopo i sintomi classici, legati ai movimenti del corpo, come Bradicinesia e acinesia, quindi lentezza nei movimenti e riduzione della capacità di muoversi liberamente, Rigidità muscolare, Tremore.
La demenza fronto-temporale invece, può presentarsi tra i 55 e i 65 anni di età con questi segni clinici: Disturbi della sfera comportamentale, nei quali il soggetto, ad esempio, potrebbe far fatica ad allinearsi alle regole di comportamento sociale fino ad allora accettate, risultando inusuale; cambiamenti del tono dell’umore, risultando talvolta eccessivamente triste o eccessivamente felice. Potrebbe verificarsi in oltre, un’alterazione nelle capacità di problem-solving rendendo difficile la risoluzione dei piccoli problemi in cui intercorriamo nella quotidianità.
Ultima rimasta da descrivere è la demenza a corpi di Lewy. Essa si presenta tipicamente intorno ai 60 anni con possibili Deficit di memoria, di attenzione insieme ad alcuni sintomi simili a quelli parkinsoniani, mentre l’umore potrebbe presentarsi instabile.
Un dato allarmante degli ultimi anni riguarda la demenza d’Alzheimer, poiché l’età di esordio si sta accorciando, portando alla luce sempre più casi di demenza d’Alzheimer ad esordio giovanile.
I segni clinici qui descritti, sono comuni anche ad altre patologie, quindi è bene consultarsi sempre con un professionista del settore e contestualizzarli.
Le patologie neurodegenerative come le demenze, ahimè, oggi sono presenti in quasi tutte le famiglie e generano vissuti di paura, angoscia e frustrazione, in parte perché non riusciamo ad immaginare cosa succederà nel prossimo futuro e in parte perché non si ha una conoscenza sufficiente della patologia;.
Esistono diverse strategie vincenti verso le patologie neurodegenerative e due di queste sono: avere uno stile di vita sano e fare prevenzione attraverso test di screening delle proprie funzioni cognitive a partire dai cinquant’anni circa.
Mantenere in buona salute il proprio cervello, si può!
Dottoressa Lisa Maccarone
Psicologa clinica ed esperta in neuropsicologia clinica dell’adulto e dell’anziano
Si riceve a Chieti su appuntamento
tel. 3285776623
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