La Sinestesia
Quando le parole hanno sapori e colori singolari

“I colori hanno la pazienza che manca alle parole. E sanno riempirsi di decine di sfumature inaspettate.”

Fabrizio Caramagna

Avete presente quando diciamo che “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”? beh…si può affermare che sia vero!

Il nostro cervello ci fa un dono! Lascia ad ognuno di noi la scelta di decidere se una cosa ci piace oppure no, rispetto a tutto ciò che ci circonda, e sul modo di vivere queste esperienze; insomma per farla breve, il nostro modo di percepire parole, suoni, sapori, rumori, colori…è totalmente diverso per ognuno di noi.

Alcuni addirittura “beneficiano” di sinestesia; ma andiamo per ordine!

Questa parola significa letteralmente “percepire insieme” e riguarda il fenomeno di percepire in modo particolare qualcosa.  

Accade così: di solito viene stimolato un organo di senso e ne risponde un altro che sembrerebbe non azzeccarci proprio nulla. Vi faccio alcuni esempi. Una persona stimolata dall’ascolto di un racconto, potrebbe percepire ogni parola di un colore diverso…oppure ogni parola ascoltata potrebbe avere un gusto diverso!

Strano ma vero! Di tipi sinestetici ce ne sono diversi, per assurdo, ce ne sono per ognuno dei 5 sensi!

La sinestesia grafema-colore riguarda le parole scritte o le singole lettere che vengono percepite attraverso i colori, o ancora la sinestesia lessicale-gustativa,già accennata sopra,  nella quale la parola letta assume un gusto, un sapore! Ce ne una che riguarda anche il mondo della musica e i suoi compositori

La sinestesia sembra correlata all’apprendimento e alla creatività dei soggetti che ne beneficiano che sappiamo essere 1 persona ogni 23.

La causa di questo fenomeno non è ancora chiara agli studiosi ma si stanno prendendo in esame sia le sollecitazioni ambientali che le cause genetiche; il gene sotto esame è il numero due, in quanto pare avere dei loci atti all’espressione della sinestesia.

A livello neurologico, di particolare rilevanza è il fatto che vengano sollecitate zone del cervello diverse da quelle che poi rispondono.

Molto probabilmente ciò accade perché il cervello pur essendo diviso in lobi (ognuno dei quali è deputato a svolgere dei compiti precisi), poi è chiamato ad elaborare la risposta nella sua interezza andando ad interessare quindi zone non incaricate alla decodifica di specifiche stimolazioni sensoriali ma di altre.

La sinestesia negli ultimi anni pare suscitare molta curiosità da parte di tutti, sia ai profani che agli addetti ai lavori che continuano a studiare il fenomeno attraverso osservazioni controllate e tecniche di neuroimaging.

Per Approfondimenti:

https://www.stateofmind.it/sinestesia

consapevolezza, psicologia

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