Il ruolo educativo dell’adulto
Tra Autonomia e Supporto
Tutti gli adulti dovrebbero continuamente tener conto del loro fondamentale ruolo nel guidare e supportare gli adolescenti nel processo di crescita, sia in famiglia che in tutti i contesti educativi allargati (scolastici/sportivi/artistici ecc…).
La responsabilità dell’Adulto è centrale nel facilitare il processo di costruzione identitaria e valoriale de* ragazz* e deve necessariamente tener conto del fatto che, in adolescenza, siamo animat* da due necessità contrastanti: l’esigenza di autonomia e il bisogno di sicurezza.
Tali necessità, spesso in netto contrasto tra loro, richiedono flessibilità di pensiero e di comportamento, oltre che una spiccata capacità empatica e una profonda conoscenza di se stessi.
Senza queste competenze gli adulti rischiano di fallire nel loro compito educativo. Al contrario tenerne conto vuol dire fare dell’adolescente un alleato eccellente nel proprio processo educativo.
Quali allora le abilità a cui gli adulti possono far riferimento per promuovere la crescita armoniosa de* ragazz*?
RICONOSCERE I BISOGNI EMOTIVI DELL’ADOLESCENTE
Tutti noi abbiamo dei bisogni emotivi di base che ci accompagnano per tutta la vita e che, se soddisfatti, ci permettono di perseguire un senso di soddisfazione prezioso per la nostra crescita e per il nostro benessere personale.
Alcuni di questi bisogni sono:
- il senso di sicurezza, di stabilità e di identità
- la percezione di cura e la possibilità di espressione delle proprie esigenze ed emozioni
- il desiderio di relazione, esplorazione e di autonomia
Se nel corso della vita impariamo a prenderci cura di questi bisogni in modo autonomo, nelle fasi di sviluppo come l’adolescenza abbiamo più che mai necessità di un sistema di supporto che funga da guida. Gli adulti significativi sono le figure predisposte a questo compito attraverso molteplici operazioni, non sempre semplici da perseguire, che però, fanno una grande differenza nello sviluppo equilibrato della personalità.
AUTOCONSAPEVOLEZZA E AUTOCONTROLLO
Gli adulti significativi dovrebbero sempre tener conto che la propria personalità e le emozioni (e il controllo di queste) entrano in gioco nel determinare i propri comportamenti, facilitando o ostacolando la motivazione e l’aderenza dei ragazzi ai processi di apprendimento di nuove skills. La difficoltà maggiore è data dal fatto che gli adulti stessi sono spesso soggetti a crisi personali, esperienze e storie traumatiche e difficoltà nella gestione delle proprie fragilità. Riconoscere i propri limiti e adoperarsi per gestirli al meglio, è un atto di responsabilità necessario e non sottovalutabile.
FORNIRE SOLIDI MODELLI VALORIALI E COMPORTAMENTALI A SOSTEGNO DELL’AUTONOMIA
In un momento della vita in cui il proprio ruolo nella società è soggetto a continui rimaneggiamenti, gli adolescenti necessitano che l’ambiente e il contesto forniscano punti di riferimento stabili in termini di regole e valori. Tra questi, i valori su cui far leva possono essere quelli che permettono la costruzione di un senso di comunità che, come dimostrato, sembrerebbe legato alla percezione di benessere psicologico. Percepirsi parte di un sistema più ampio, diminuisce l’isolamento personale e rafforza l’assunzione di responsabilità soggettiva e collettiva. Inoltre, gli adulti non dovrebbero mai dimenticare che, per ottenere un comportamento virtuoso, il modo più efficace è fornire un modello di identificazione positiva.
SOSTENERE L’ADOLESCENTE NEL PERSEGUIRE AUTENTICAMENTE SE STESS*
L’adolescenza è il momento per eccellenza in cui ci si confronta con la scoperta di “chi sono e chi vogliono diventare”. Nel turbinio emotivo dovuto ai cambiamenti fisici e psicologici, è necessario che gli adulti significativi promuovano la costruzione di un’identità basata sull’accettazione di sé. Per farlo si deve stimolare contemporaneamente il desiderio e la curiosità della scoperta delle proprie qualità e il delicato rispetto dei propri limiti.
Concludendo, gli adulti dovrebbero farsi carico di accompagnare gli adolescenti nel realizzare i propri progetti e un’immagine di sé solida, ottimistica e resiliente. Per riuscire in questo compito sfidante c’è bisogno di un dialogo continuo tra la propria posizione soggettiva, l’osservazione delle modificazioni sociali e l’attento ascolto dei bisogni del mondo adolescenziale.
Infatti quando gli adulti hanno le idee chiare sulla propria responsabilità educativa in qualità di Autorità, Modello e Supporto, permettono la creazione di contesti educativi virtuosi che sono facilmente riconoscibili attraverso un clima emotivo positivo. Tale clima emotivo è alla base della costruzione di relazioni solide basate su rispetto e fiducia e, soprattutto contribuisce a sostenere curiosità e ottimismo nei confronti delle nuove sfide della vita.
Bibliografia:
Ammaniti,M. (2002). manuale di Psicopatologia dell’Adolescenza. Raffaello Cortina Editore
Andolfi M., Mascellani A. (2010) Storie di adolescenza. Esperienze di terapia familiare, Raffaello Cortina Editore, Milano
Erikson, E. (1995). Gioventù e crisi d’identità. Roma: Armando Editore.
Kestemberg, E. (1980). Mondo interno e realtà esterna. Bollati Boringhieri: Torino.
Laufer, M., Laufer, M. E., & Novelletto, M. C. (1986). Adolescenza e breakdown evolutivo. Boringhieri: Torino.
A cura della Dott.ssa Sara Raffaele
Psicologa Clinica e dello Sport
Riceve a Roma e a Viterbo