Psicologia in Musica. Ci sono molti modi degli Afterhours
«L’unione del maschile con la donna viene determinata dal fatto che la coscienza dell’uomo si pone in rapporto con il femminile della donna come “solo” maschile e proietta su di lei il proprio femminile inconscio in forma di Anima. Allo stesso modo la donna si pone consciamente in rapporto con il maschile come “solo” femminile e proietta su di lui il proprio lato inconscio maschile in forma di Animus.»
Erich Neumann
Questa è la storia di un amore assassino, ma non nella classica accezione che questo termine potrebbe far pensare. All’inizio le parole sembrano rivolersi ad un’altra persona, probabilmente un ex compagna. Ma in realtà l’interlocutore siamo noi stessi, è la nostra anima.
Il cuore (eroe del mio inferno privato) sembra sia esplodendo, indossando il vuoto dato dalla mancanza, dalla carenza di affetto. Ti ucciderò, cuore. Ciò che deve morire è il proprio cuore, i propri sentimenti, così drammatici da non poter più sopravvivere, o io o voi…
Ci sono molti modi di vivere l’amore, molti modi di vivere una relazione d’amore, di vivere un’altra persona… Alcuni di questi modi vanno oltre la “normalità” e possono sfociare in patologia, l’amore è una patologia, possono sfociare in vigliaccheria, nevrosi, fino ad arrivare alla crudeltà, testimoniando la grande imperfezione del genere umano. In qualche modo, ad un certo punto, ci rendiamo conto della portata di questi sentimenti, di ciò che lo straziante dolore ci sta portando, e finiamo per rivolgere la pistola, seppur metaforica, verso noi stessi, con la lucidità di un criminale condannato a morte, seppur pentito e redento.
Ci sono molti modi di vivere l’amore, ma quando la magia si spegne, e vengono a galla tutte le imperfezioni, le debolezze, le fragilità (la patologia), non sembra esserci neanche un modo giusto.
Alla fine, però, il peggio sembra passato; riaffiora la speranza, torneremo a scorrere, ritorna la luce, la possibilità di un futuro, di una seconda opportunità, di poter vivere davvero.
Perché amare è prendersi cura dell’altro, di se stessi e del noi.
È quello che sai che ti uccide o è quello che non sai
a mentire alle mani, al cuore, ai reni
lasciandoti fottere forte
per spingerti i presagi
via dal cuore su in testa, sopprimerli
non sai
non sai
che l’amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
Eroe del mio inferno privato
sei in giro di routine
indossi il vuoto con classe
è tutto ciò che avrai
perché quando il dolore è più grande
poi non senti più
e per sentirmi vivo
ti ucciderò
ti ucciderò
vedrai
vedrai
se il mio amore è una patologia saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
lo so
lo so
che il mio amore è una patologia vorrei che mi uccidesse ora
Dott. Francesco Artegiani
Riceve su appuntamento a Perugia
(+39) 347 6449741
Per Approfondire:
Carotenuto A. (1988) Eros e Pathos. Bompiani Editore
Moreno
Credo che un’altra chiave di lettura importante sia la contraddittorietà dei sentimenti ed il conflitto interiore.
Il testo gioca sulla creazione di una separazione forzata tra diverse pulsioni che vengono denominate mente, reni, cuore, mani, piedi…. in questa ‘confusione ‘
la coscienza cerca di prevalere sugli altri, suscitando conflitto e disprezzo
Pps
Io invece ci vedo un’amore tossico. In cui ognuno dei partner ha bisogno dell’altra persona, che non si identificano se non nell’altra persona. Da qui patologia, narcisismo o borderline, Amore tossico non compreso da chi non ci è dentro