Tag: psicoterapia

A Natale Puoi?
La psicologia dietro le grandi abbuffate

Natale: momento unico di celebrazione in cui coccolarsi con la vicinanza della famiglia e le grandi preparazioni culinarie. È tempo di affetto, di regali e trasgressioni alimentari.

Il cibo assume un ruolo centrale nella nostra tradizione tanto che, durante le feste, le nostre tavole vengono imbandite di prelibatezze anche molto caloriche alle quali è impossibile- oserei dire “per tradizione”- sottrarsi.

Cosa ci spinge a mangiare fin oltre la fame, il benessere del nostro intestino, bypassando quella fastidiosa sensazione di pienezza?

Episodi di binge eating (per maggiori approfondimenti si rimanda all’articolo “Il disturbo da alimentazione incontrollata- Abbuffate di emotività”), ovvero di abbuffate alimentari, divengono una trasgressione giustificata da un fenomeno culturale che coinvolge dal nord al sud la nostra penisola e che è possibile osservare sui social, ad oggi pieni di foto di portate megalattiche di cibo e facce esauste associate a commenti come “sto rotolando”.

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Pet Loss
Come dire addio al nostro animale e “compagno di viaggio”

Vivere, o meglio, sopravvivere obbliga ognuno di noi ad affrontare numerosi lutti, importanti perdite e assenze durante il “percorso di viaggio”. Per cultura e per convenzione, tendiamo ad associare il termine “lutto” alla parola “morte” giacché rappresenta la principale condizione irreversibile di assenza. Ma è necessario sottolineare come ogni perdita rappresenti un lutto da affrontare.

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Un infinito Addio
Dalla diagnosi di un male incurabile alla separazione

“La vita è una condanna a morte.E proprio perché siamo condannati a morte bisogna attraversarla bene, riempirla, senza sprecare un passo, senza addormentarci un secondo, senza temer di sbagliare, di romperci, noi che siamo uomini, né angeli né bestie, ma uomini. ” Oriana Fallaci

La morte è una certezza che proviamo a nasconderci per tutta la vita. Nei pensieri e nelle azioni quotidiane allontaniamo l’idea di morte, rimuovendo dalla coscienza il nostro essere mortali per poter vivere. Pensiamo inconsapevolmente alla morte come l’esatto opposto della vita, quando (riflettendoci) il contrario di morire è semplicemente nascere e non vivere… vivere rappresenta tutto ciò che riusciamo a fare fra un inizio ed una fine, la modalità in cui riusciamo a riempire a nostro modo momenti di solitudine e di compagnia. È faticoso pensare razionalmente alla vita come un’opportunità di viaggio con data di arrivo sconosciuta. È spaventoso affrontare la vita con la consapevolezza di non averne abbastanza controllo. Siamo profondamente spaventati dall’essere impotenti, in fondo, che molto spesso non riusciamo neanche a pensarlo.

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La Sindrome di Asperger
L’arte speciale di comunicare un bisogno celato

L’arte rappresenta un veicolo indispensabile alla nostra crescita personale. In ogni sua forma ci permette di entrare inconsapevolmente in contatto con la dimensione sconosciuta dell’altro, nella profondità di un sentimento, di un vissuto, anche di un malessere fino a quel momento estraneo a noi.  L’arte non è un quadro di Van Gogh: l’arte è quella sensazione che ci pervade vedendo per la prima un quadro di Van Gogh. È il vissuto dell’artista; è il nostro.

Ogni forma d’arte ci dona la possibilità di costruire nostre, uniche percezioni sul mondo, immergendoci in realtà impossibili da percepire altrimenti senza essere l’altro. In sintesi, ci rende ricchi.

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Psicodinamica degli Amori Impossibili
Relazioni di coppia tra realtà e immaginario

“Gli amori impossibili non finiscono mai, sono quelli che durano per sempre

(dal film Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek)

Gli amori impossibili sono amori rari, imperfetti, tormentati, struggenti, passionali, folli.

Sono amori indimenticabili fatti di sentimenti ambivalenti; crescono e diventano colmanti in un alternarsi di scariche di adrenalina e sofferenze. Anche chi non li ha vissuti, conosce i sentimenti che accompagnano l’esperienza di un amore impossibile: sa riconoscere l’ingiustizia come conseguenza di una scelta altrui (dell’amante o del contesto), identificarsi nella sofferenza di non poter vivere un sentimento forte e devastante e sperimentare l’illusione  di “ciò che poteva essere, ma non è stato”. In un amore impossibile possiamo sentirci vivi come mai prima e contemporaneamente fare i conti con una sempre lontana felicità,  sperimentando la sofferenza dell’irraggiungibilità di un amore sicuro (per maggiori approfondimenti si rimanda all’ articolo Reazioni patologiche e Doppi Legami – “Di relazioni ci si ammala, di relazione si guarisce”).

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I mille frammenti dello specchio. L’universo celato dietro un DCA

La prima volta che ho sentito parlare di anoressia, il più “famoso” tra i disturbi del comportamento alimentare, l’ho collegato in maniera automatica alla pressione culturale relativa alla magrezza. Indubbiamente, infatti, è dilagante nella società occidentale il mito della magrezza e come essa sia divenuta ormai sinonimo di bellezza. Diverse ricerche, infatti, hanno messo in evidenza  come l’indice di massa corporea richiesto alle modelle in concorsi di bellezza come miss America si sia abbassato di circa 2 punti dagli anni 50 agli anni 2000. Tuttavia è decisamente riduttivo e limitante sia per fini di ricerca che curativi, ridurre un dca a meri fattori culturali; questi devono essere considerati solo come uno dei tanti fattori di rischio che sono alle spalle di questi disturbi.

Mi piace usare questa metafora: il dca è la punta dell’iceberg. Sotto lo spettro dell’ acqua c’è tutto il fulcro del disturbo che è strettamente connesso all’individualità del paziente, alla sua storia. In altre parole, apparentemente, vediamo le stesse manifestazioni cliniche, le stesse punte dell’iceberg ma queste celano dei meccanismi ogni volta diversi. Lo specchio non è mai univoco ma spezzettato in mille piccoli frammenti che ogni volta raccontano qualcosa di diverso.

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La Gelosia nelle Relazioni d’Amore
Sentimento od Ossessione?

La gelosia non è altro che un contenuto psichico che può essere sia elemento di normalità che di patologia a seconda di quanto ha il potere di condizionare idee e comportamenti: può determinare, ad esempio, solo uno stato emotivo, un’idea prevalente o essere un pensiero paranoico e delirante.

Gelosia è, dunque, in primis normalità. La totale assenza di gelosia nei rapporti amorosi rappresenta un processo di congelamento emozionale, una difficoltà relazionale, il frutto di un utilizzo massiccio di meccanismi, quali rimozione e negazione (per un approfondimento si rimanda all’articolo Meccanismi di difesa- Quei garanti della sopravvivenza) consolidati in infanzia a difesa dell’io per sopperire verosimilmente all’inadeguatezza genitoriale. La gelosia è espressione sana dell’esistenza di un legame di attaccamento con il partner, possibile solo laddove ne sia stata già fatta esperienza in precedenza con le figure di accudimento primario (per un approfondimento si rimanda agli articoli Legame di Attaccamento- L’importanza del legarsi Legami di Attaccamento- Oltre l’amore di un padre).

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Assertività
La Conquista dei “No”

È così semplice dire “No”?

Qualche giorno fa mi è capitato di vedere un video di un bambino mentre fa il bagnetto, che parla con il papà. Durante il gioco che accompagna un momento fondamentale nella giornata di un genitore e del suo piccolo, il padre intrattiene il figlio facendo domande a raffica. Il bambino ha solo qualche mese meno di un anno, ma sembra aver già appreso la differenza fra la comunicazione verbale e non verbale. Si guarda intorno con occhi illuminati e sorride; si percepisce che sa dire ancora poche parole per via della sua età ed, infatti, nel video ne pronuncia solo una, precisa e diretta: “No”…“No”…“No”… Ad ogni domanda, risponde con “No” divertito, euforico ed inappropriato. Sembra aspettare con impazienza la fine della domanda per essere libero di pronunciare quella parolina che ci fa sorridere per la sua inadeguatezza, perché siamo socialmente spinti ad associarla all’accezione negativa del rifiuto, ma che rappresenta una scelta comunicativa forse meno ingenua di quanto immaginiamo . Dice “No”  senza pensarci troppo, senza fatica.

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