Il tempo dell’analisi. Gli innumerevoli pregiudizi su di esso
L’analisi, anziché inseguire le terapie brevi o specialistiche nel loro sforzo di imitare le macchine – comprimendo il tempo – dovrebbe casomai affermare con fierezza una delle sue specificità. L’analisi rispetta il tempo per quello che è. L’analisi è lo slow food delle psicoterapie: non può – non vuole – accelerare i tempi per la preparazione del piatto finito. (…) Quello che voglio dire è che la preservazione di un tempo non ancora compresso (che sopravvive nell’analisi, nella meditazione, nella preghiera e in poco altro: perché persino la creazione artistica o l’esperienza erotica cedono spesso al comando di comprimerlo) ha, come l’acqua pulita o un’opera di Michelangelo, un valore infinitamente superiore a quello che percepisce il singolo, immediato fruitore. E’ un valore inestimabile per la collettività, per la cultura, per i tempi futuri.
Luigi Zoja