La Dislessia
Gli struzzi non mettono la testa sotto la sabbia
Qualche giorno fa ero dal medico poiché, in seguito all’influenza, desideravo farmi visitare.
Mi trovavo in sala di attesa e, mentre il mio animo ipocondriaco contemplava la possibilità di aver contratto il virus dell’Ebola ed immaginava tutte le possibili soluzioni per scampare alla morte, attaccò bottone una signora di circa 60 anni. Parlammo del più e del meno (ovviamente anche dell’Ebola e delle nostre preoccupazioni), era visibilmente molto stanca e affaticata nell’eloquio. Dopo essersi interrotta nella comunicazione varie volte ed aver fatto fatica a trovare le parole giuste da dirmi, affermò con distrazione:
“Mi scusi, oggi sono proprio dislessica non riesco a parlare”.
Le dissi che con il termine dislessia non si indicava una problematica di produzione del linguaggio, ma un disturbo della capacità di lettura che comporta alcune difficoltà nel LEGGERE e non nel PARLARE!
Il mio intento era quello di continuare una conversazione piacevole, aspettando il nostro turno in sala di attesa di quel medico che, un po’ chiacchierone, aveva creato una lunga fila. La signora mi ascoltò, ma si irrigidì e dal suo sguardo capii che non le era piaciuto aver ricevuto un appunto. Così, feci una riflessione “quanti falsi miti utilizziamo parlando?” mi era chiaro che la signora non si fosse mai interrogata sul significato della parola dislessia, io in fondo fino a non molto tempo fa ero convinta che gli struzzi mettessero la testa sotto la sabbia per cercare chissà cosa…
Viene comunemente chiamato “Dislessia” il disturbo ad esordio in età infantile che causa specifiche difficoltà nei compiti di lettura, come lentezza ed imprecisione, e nella comprensione del significato di quanto letto. Tale disturbo viene diagnosticato per la prima volta intorno ai 6 anni poiché, in seguito all’inizio della scuola dell’obbligo, il bambino colleziona una serie di insuccessi scolastici e difficoltà nello studio che spingono i genitori a richiedere la consultazione di un professionista. È un disturbo dell’apprendimento che determina un rallentamento nell’acquisizione di conoscenze e competenze di base e che, non di rado, si presenta insieme ad altre due problematiche che interferiscono con un buon rendimento scolastico: il disturbo di scrittura ed il disturbo di calcolo. Mi preme sottolineare che si tratta di bambini intelligenti (non vengono compromesse aree intellettive e il QI è nella norma), molto spesso considerati “i più vivaci della classe” dalle insegnanti. La vivacità possiamo leggerla come una risposta che il bambino mette in atto perché si rende conto di non riuscire a concentrarsi come vorrebbe su quel racconto, quella poesia o quel problema che la maestra ha appena detto di leggere, e, per non incorrere in un ulteriore fallimento, forse l’ennesimo, sceglie di occupare il suo tempo girando fra i banchi dei suoi compagni, chiacchierando qua e là per tutta la lezione. La dislessia non ha una cura, ma si può correggere permettendo ai bambini, attraverso interventi mirati e strategie efficaci, come le tecniche di lettura veloce, di imparare a controllare il problema. È importante che a livello preventivo genitori ed insegnanti siano preparati a riconoscere i segnali di rischio della dislessia per poter agire il prima possibile con interventi che possano proteggere il bambino ed evitargli di affrontare l’entrata nel mondo scolastico con la difficoltà di “sentirsi diverso” “più lento” dei propri compagni. Ho voluto scrivere questo articolo per la signora un po’ scettica (non me ne voglia!) della sala d’attesa, per tutti coloro che hanno creduto nella capacità di immersione degli struzzi, ma soprattutto per fare chiarezza con tutti voi su una problematica tanto diffusa fra i più piccoli, che può coinvolgere bambini, adulti, genitori ed insegnanti molto più frequentemente di quanto immaginiamo.
Per Approfondire:
Associazione Italiana Dislessia (a cura di), “Le poesie che non so leggere”. Ed. Fratelli Frilli Editori, 2002
Benso E. “La Dislessia- una guida per genitori e insegnanti: teoria, trattamenti e giochi”, Ed. il Leone verde. 2011
Stella G. “La dislessia”, Ed. Il mulino, 2004 – anche in versione e-book
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